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C’è una data: 5 aprile 2013, una settimana dopo Pasqua. È allora che dovrebbe aprire i battenti l’aeroporto di Comiso. Non abbandoniamo il condizionale perché è dal 2007 che si parla di aperture prossime.

Ora però c’è di concreto l’accordo tra Regione Siciliana, ministero dei Trasporti e la società di gestione Soaco (partecipata dalla catanese Sac). La Regione si è impegnata a fi nanziare con 4,5 milioni di euro l’Enav (controllori di volo), mentre la Soaco garantirà con una fi deiussione da eventuali problemi che dovessero sorgere nei prossimi due anni.

Dal 2015 a pagare sarà la Soaco, che si aprirà a soci privati, mentre il governo ha fatto più volte capire che di soldi non ne metterà. Ad accelerare la procedura non è escluso che sia stato l’allerta di Bruxelles, che ha minacciato di riprendersi i 20 milioni di euro usati per finanziare l’opera se l’aeroporto non fosse stato aperto.

Tra le compagnie contattate ci sono Ryanair e Alitalia e l’aeroporto servirà anche per il trasporto merci.