I dati di settembre diffusi dall’Istat segnalano un crollo dell’export del made in Italy, dopo anni di crescita. Il calo si registra soprattutto nelle vendite di prodotti energetici (-2,3%) e di beni strumentali (-4,5%), mentre tengono i beni durevoli (+1%).
Guardando alle partite con i singoli Paesi, la flessione è forte in America meridionale (-13,7%) e assume proporzioni drammatiche in Cina (-18,8%). Aumentano invece i flussi verso Stati Uniti (+19,4%) e paesi Opec (+18,0%).
Un dato rincuorante arriva dal made in Italy alimentare che ha registrato una crescita congiunturale dell’1,1%, salita al 7% nei primi nove mesi dell’anno.