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Piquadro compra le borse di lusso del marchio Lancel per 35 milioni di euro. L’azienda italiana si è assicurata lo storico brand parigino attivo dal 1876 e che dal 1997 faceva parte del gruppo svizzero Richemont.

Un’acquisizione storica che conferma la forza e le direzioni di sviluppo di Piquadro, specializzata nella produzione e commercializzazione di articoli di pelletteria (borse, portafogli, zaini, tracolle, ecc). «Siamo particolarmente orgogliosi di questa operazione. Lancel rappresenta un’eccellenza unica, un’icona di stile grazie al gusto parigino per le linee e i dettagli, la qualità superlativa e un grande potenziale di crescita», ha affermato Marco Palmieri, presidente e ad del gruppo Piquadro. L’investimento nel marchio francese si inserisce nell’ambito di una strategia di aggregazione di marchi di accessori iniziata circa un anno fa con l’acquisizione dello storico marchio fiorentino di pelletteria The Bridge.

La rete di Lancel

Fondata nella seconda metà dell’800, la maison francese Lancel è oggi presente in 39 paesi (e particolarmente apprezzata in Cina e Medio Oriente) con 60 negozi a gestione diretta e 11 in franchising. Un pacchetto di punti vendita che vanno così ad aggiungersi a quelli della bolognese Piquadro: 116 store che includono le 99 boutique a insegna Piquadro (di cui 63 in Italia e 36 all’estero) e le 17 a insegna The Bridge (di cui 14 in Italia e 3 all’estero). Il tutto per un fatturato consolidato di 76 milioni di euro e un utile di 3,4 milioni di euro (dati al 31 marzo 2017). Performance che hanno reso possibile l’esborso di 35 milioni, una somma che corrisponde a una quota degli utili che Piquadro intende generare dallo sviluppo del brand nei prossimi 10 anni. « La forza di un marchio è la sua storia, ma per essere competitivi a livello globale occorre coniugare artigianalità ed efficienza, progettazione e time-to-market. Offriamo a Lancel la nostra esperienza in questi campi: non siamo né speculatori né finanzieri, ma imprenditori innamorati della creatività, ovunque questa nasca», ha concluso Palmieri.

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