La due giorni milanese di Netcomm Forum (29-30 maggio) è stata l’occasione per delineare i trend dell’eCommerce in Italia, con una prospettiva al 31/12/2019. Sugli scudi, per valori di crescita, il food & grocery (+39%) e l’arredamento & home living (+26%). La penetrazione dell’eCommerce sugli acquisti retail supera il 7%.
A maggio dello scorso anno il valore stimato da Netcomm per il 2018 era di circa 27,5 miliardi di euro, dodici mesi dopo l’asticella fissata dal Consorzio del Commercio Digitale Italiano supera i 31,5 miliardi, a fronte di una crescita del 15 per cento. Crescita costante e superiore alla media europea, anche se, come ha specificato in sede di presentazione Alessandro Perego, direttore scientifico degli Osservatori Digital Innovation – School of Management del Politecnico di Milano, l’Italia sconta tuttora un ritardo rispetto ai paesi più avanzati. Restando sui numeri, 4 euro su 10 saranno spesi su smartphone, con una previsione di sorpasso del mobile sulle vendite generate da computer fissi compresa tra il 2020 e il 2021, mentre la penetrazione dell’eCommerce sugli acquisti retail ha superato il 7%, con la quota relativa al prodotto a circa il 6% e quella servizi all’11%.
Si conferma una fucina di dati, testimonianze e case history la conferenza plenaria di apertura del Netcomm Forum (MiCo – Milano Congressi, 29-30 maggio), introdotta dal presidente di Netcomm, Roberto Liscia, cui sono seguiti gli interventi di Luca Attias, commissario straordinario del Governo per l’attuazione dell’agenda digitale, team per la trasformazione digitale – Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha parlato di vera e propria emergenza digitale in Italia, di Alessandro Perego, di Karunesh Pandey, senior sales lead retail, fashion and finance di Google, di Enrico Trovati, director merchant services and solutions di Nexi, di Filippo Olearo, group digital marketing & IoT director di De’ Longhi Group, di Massimo Rosini, responsabile posta, comunicazione e logistica di Poste Italiane, e ancora di Marco Siracusano, amministratore delegato di PostePay.
«Continua in modo lineare la crescita del mercato eCommerce B2c in Italia, ma una riflessione va fatta in una prospettiva internazionale – ha commentato Roberto Liscia, che non ha risparmiato di affrontare le zone d’ombra di questa crescita, parlando espressamente di digital divide – Secondo recenti stime, rispetto agli altri Paesi europei, l’Italia detiene la quota di popolazione che compra online più bassa in assoluto: solo il 44% degli italiani acquista online, contro il 68% della popolazione europea. Non solo, l’Italia si aggiudica l’ultimo posto anche in termini di competitività nel settore dell’eCommerce. Questo ritardo si può spiegare nella correlazione diretta tra le competenze digitali di un Paese e la competitività delle aziende. Solo il 10% delle imprese italiane, infatti, vende online proprio per la scarsa capacità di applicare le tecnologie disponibili per espandere il proprio business. Gli eShopper, che hanno esigenze sempre più puntuali e personalizzate, comprano all’estero perché in Italia non trovano un’offerta che risponda in modo efficiente alla propria domanda». «L’eCommerce B2c in Italia è sempre più rilevante: pur rappresentando ancora “solo” il 7% degli acquisti complessivi, spiega infatti oltre il 60% della crescita del Retail – ha affermato Alessandro Perego – L’eCommerce è inoltre sempre più percepito come complementare al canale fisico, con gli operatori tradizionali che abilitano modelli omnicanale e le cosiddette Dot Com che cercano di stabilire con i clienti un canale di contatto fisico. L’eCommerce gioca poi un ruolo decisivo nel promuovere nuovi modelli di relazione con i consumatori che, pur partendo dall’online, costituiscono un fattore di innovazione che si propaga a tutto il retail». Nel sottolineare il trend che vede l’eCommerce sempre più mobile, con un valore prossimo al 50%, Perego ha definito proprio il mobile quale «ponte tra digitale e fisico». E ancora ha parlato della crescita dei servizi come il click&collect, piuttosto che della trasformazione del negozio, attraverso camerini, locker, piazzali per drive & collect, ecc, trasformando lo store fisico «da punto di accesso al prodotto a punto di accesso a nuove esperienze».
I numeri per categorie
La crescita dell’eCommerce è trainata più dagli acquisti di prodotto (+21%) che da quelli di servizio (+7%), con i prodotti che valgono ormai il 55% del totale eCommerce. In particolare, il comparto di informatica ed elettronica si conferma uno dei più performanti, grazie a una crescita del +18% e un valore complessivo di oltre 5 miliardi di euro. Bene anche l’abbigliamento (+16%, 3,3 miliardi di euro). Tra i settori emergenti fanno registrare una decisa crescita arredamento & home living (+26%, a quota 1,7 miliardi) e food & grocery (+39%, quasi 1,6 miliardi). Nei servizi, il comparto principale rimane turismo & trasporti con una crescita dell’8%, per un valore complessivo di 10,8 miliardi.
I trend
Come acquistano oggi gli eShopper italiani? Sono due i trend emergenti tra i consumatori. Lo smartphone diventa fondamentale anche nella fase di decisione dell’acquisto online. L’analisi di Netcomm in collaborazione con Diennea rivela infatti che email, sms e notifiche via app rappresentano lo strumento più efficace per raggiungere il cliente e fargli fare il primo passo nel processo d’acquisto: il 22% degli acquisti online sono diretta conseguenza di questo strumento di marketing. Parallelamente, il punto vendita fisico mantiene la sua efficacia: la visita in negozio è decisiva per il 18,4% degli acquisti. Dagli insight raccolti dall’indagine netRetail 2019, lo studio Netcomm effettuato in collaborazione con Kantar, emerge inoltre una crescita della fiducia verso i siti di eCommerce. Gli Italiani sono sempre più disponibili a salvare online i propri dati di pagamento per non doverli reinserire in acquisti futuri: il 57% del campione effettua questa scelta se ritiene che il sito di eCommerce sia affidabile.
L’impatto dell’intelligenza artificiale
Il retail è una delle industrie in cui l’impatto dell’applicazione dell’intelligenza artificiale potrà essere più interessante e immediato, proprio perché in grado di avvicinare anche gli utenti finali, nelle loro abitudini quotidiane, alle nuove frontiere dell’innovazione. Non a caso, nel mondo del retail sono già state adottate soluzioni di AI per migliorare la relazione con i clienti, come lo sviluppo appena iniziato dell’uso dei chatbot. I processi di automazione legati alla filiera logistica, ma anche al machine learning e alle analisi predittive sono elementi decisivi per la creazione e il rafforzamento di una relazione sempre più personalizzata tra i brand e i clienti. In un contesto economico nazionale e internazionale, dove il fattore determinante nell’arena competitiva delle aziende è la capacità di garantire un’offerta sempre più personalizzata, le innovazioni che porterà l’AI potranno migliorare la comprensione delle aspettative dei clienti, facilitando la personalizzazione e la product recommandation, rendendo più efficienti i servizi pre e post sale e ottimizzando la supply-chain.
La Cina
La Cina è il Paese che sta anticipando più di tutti i trend economici che si svilupperanno nei prossimi anni. Il Paese del Dragone registra i più alti volumi di crescita nell’eCommerce: basti pensare che passerà da 636 miliardi di euro di vendite online nel 2018 a oltre mille miliardi nel 2023, con una crescita del valore delle vendite online dell’11,3% anno su anno. Mentre negli Stati Uniti, le vendite online cresceranno del 7,5% anno su anno, passando da 505 miliardi di dollari nel 2018 a 735 miliardi nel 2023. In Europa, invece, questa percentuale crescerà di circa il 7%, passando da circa 347 miliardi di euro nel 2018 a quasi 484 miliardi di euro nel 2023. A.P.
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