Intervista a Ferdinando Spena, ceo di Essemoda Srl (Clayton)
Innanzitutto uno sguardo ai numeri, di quanti negozi si compone la rete di vendita Clayton e qual è il giro d’affari complessivo? Qual è stato l’andamento delle vendite nel 2018 e quali sono le previsioni per l’anno in corso?
La rete vendita si compone attualmente di 77 negozi con un giro d’affari che nel 2018 ha registrato un +15% rispetto all’esercizio 2017. L’esercizio 2019 ha già segnato, nel primo quadrimestre di gestione, una crescita del 20% rispetto all’esercizio 2018 ma le previsioni di chiusura full year si attestano su una crescita complessiva del 25%.
Quante sono state le aperture di nuovi negozi nei primi mesi del 2019 e quante ne sono previste entro l’anno? Può descriverci quali sono state e quali saranno quelle più interessanti per location, metratura, investimento, ecc.?
Nel corso dei primi 5 mesi di gestione sono stati inaugurati quattro nuovi punti vendita ed è stato completamente ristrutturato un negozio preesistente. Entro fine anno sono previste ulteriori 13 aperture che porteranno la rete complessiva a raggiungere le 90 unità. Clayton ha studiato e sviluppato, nel corso degli anni, un format per i propri negozi in termini di location, metratura, layout e investimento che si è rivelato vincente e che viene applicato in maniera standardizzata a tutte le nuove aperture. Tutti i nuovi investimenti presentano pertanto per la nostra azienda la stessa importanza da un punto di vista strategico.
Lo sviluppo di Clayton prevede anche la formula del franchising? Nel caso quali sono i numeri e i progetti sullo sviluppo in affiliazione?
Attualmente è in fase di predisposizione uno strategic plan che fa molta leva sulla formula del franchising per il rafforzamento della propria posizione sul mercato nazionale. Tale piano di sviluppo, da portare a termine nell’arco di un biennio, prevede l’inaugurazione di circa 50 nuovi punti vendita attraverso la formula dell’affiliazione.
Quali sono le caratteristiche del format di punto vendita e qual è l’evoluzione che lo stesso ha avuto nel tempo?
Il modello di business dell’azienda si è notevolmente evoluto e perfezionato nel corso degli ultimi anni. Inizialmente gli store erano concentrati su una superficie media di circa 150/200 mq. Oggi i punti vendita hanno, in media, una superficie di circa 400/500 mq ma annoveriamo anche alcuni negozi, quale ad esempio il flagship store a Milano in via Torino, che ha una quadratura di mille mq che si sviluppa su due piani. Anche arredi e layout sono stati notevolmente perfezionati in termini di funzionalità ed estetica grazie a sinergie sviluppate con partner specializzati. Da un punto di vista tecnologico il processo di sviluppo è costantemente in corso: attualmente è in fase di analisi il progetto di implementazione instore della tecnologia RFID.
Clayton presidia sia importanti strade urbane, sia centri commerciali che parchi commerciali. Al momento, quali di questi segmenti distributivi è maggiormente strategico per voi? Come declinate la vostra proposta e il layout dei negozi all’interno di questi differenti contesti?
Attualmente il modello di business della nostra azienda è notevolmente concentrato sulla presenza in centri e parchi commerciali ma già da qualche anno è in fase di attuazione un processo di diffusione di punti vendita nei più importanti centri storici e nelle vie della moda delle principali città italiane. Per quanto attiene al format adottato non vi sono sostanziali differenze tra i diversi contesti dove viene realizzato l’investimento.
Infine, siete interessanti ai luoghi del travel retail quali stazioni e aeroporti?
Nei piani di sviluppo futuri vi è senz’altro l’intenzione di essere presenti anche nelle principali stazioni e nei maggiori aeroporti.
Riproduzione riservata © retail&food