Intervista a Giulia Limberti, responsabile di +39 Leather Goods.
La vostra rete di vendita si concentra nel canale aeroportuale. Qual è il motivo di questa scelta?
La motivazione che ci ha portato a questa scelta è dovuta al fatto che la nostra esperienza pluriennale in attività retail in centri commerciali naturali, orientati all’utenza straniera, ci ha fatto capire che gli aeroporti sono hub dove il potenziale cliente ha l’occasione di ritrovare il prodotto che ha visto durante la vacanza e, se non lo ha comprato, cogliere l’ultima opportunità di portarsi a casa un articolo tipicamente toscano.
Come si compone il vostro format?
Il nostro format affianca a un private label 100% toscana altri brand italiani di rilievo internazionale in un mix coordinato dove il cliente può respirare l’atmosfera del nostro Paese declinata in un concept che tende a non sovrapporre i marchi presenti, ma che lascia ad ognuno lo spazio per raccontare le specificità del prodotto. I nostri punti vendita hanno metratura variabile dai 40 ai 60 mq circa. Il nostro layout è basato sul colore e sull’assortimento in un contesto di materiali naturali come legno e ferro per ribadire il concetto dell’artigianalità. In questo contesto, una parte importante è data alla vendita assistita, momento in cui i nostri collaboratori si relazionano con il cliente interessato.
Quali sono i vostri prodotti principali? Quale il profilo cliente? E lo scontrino medio?
Il nostro assortimento spazia dalla piccola pelletteria alle borse, da uomo e donna, e al viaggio proprio per accontentare sia il cliente che vuole acquistare per sé o per altri un ricordo della vacanza in Italia sia quello che non ha la fortuna di incontrare nei propri luoghi di provenienza un assortimento di pelletteria Made in Italy che accosti prodotti di nicchia e brand più conosciuti. Attualmente, con i quattro punti vendita negli aeroporti di Torino, Orio al Serio, Firenze e Pisa, il profilo passeggeri è caratterizzato dal flusso di traffico dei vari scali. Stessa cosa può dirsi per lo scontrino medio che oscilla fra i 60 e i 70 euro.
In termini di mercato, quali sono secondo lei le tendenze di pelletteria, borse e calzature?
La pelletteria Made in Italy rappresenta sicuramente un prodotto che mantiene la propria attrattività specialmente per il cliente estero. Per quanto ci riguarda, cerchiamo di portare avanti un discorso di artigianalità e qualità che vada oltre la moda e il trend e che soddisfi un desiderio di autenticità.
Come si struttura la vostra presenza online?
Al momento stiamo realizzando un nuovo eCommerce che sarà disponibile in autunno. Viviamo la vendita online soprattutto come un prolungamento del rapporto con il cliente che fisicamente ha visitato il nostro negozio, in modo da dare una continuità all’esperienza di acquisto.
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