I numeri e i trend mondiali del settore duty free e travel retail nel commento di Kevin Rozario.
Secondo Bain e Altagamma, il mercato globale del lusso personale diminuirà di quasi un quarte del suo valore alla fine dell’anno. Un calo shoccante che toccherà quota 217 miliardi di euro che inverte i progressi registrati negli ultimi
sei anni a causa della crisi Covid-19. Tornare ai livelli del 2014 rappresenta un duro colpo. E per alcuni canali come il travel retail il passo indietro può essere anche peggiore. Secondo il report di Bain, il mercato del lusso, che storicamente è stato trainato dal traffico turistico, «consoliderà la propria natura locate a livello globale nei prossimi
anni». E aggiugne: «Il Covid-19 ha costretto la spesa per il lusso a trasferirsi dal “viaggio” alla “casa”». Si tratta di un colpo di avvertimento per tutta l’industria travel retail. Entro il 2025, Bain stima che i turisti che spendono in lusso saranno inferiori del 30%; -50% dal 2015.
Quest’anno, tutti i canali retail dedicati al lusso hanno segnato prestazioni negative eccetto l’online, che ha registrato una crescita del 50% a 49 miliardi di euro. Bain ha stimato che per il travel retail la perdita sarà di quasi il 70% nel
2020 – peggio di tutti gli altri canali soprattutto a causa dei mancati flussi cinesi. Il travel retail ha quindi un problema fra le mani. Assumendo che i viaggi all’estero alla fine riprenderanno, il settore rimarrà rilevante. Ma il 2020 è stato un anno di profondi cambiamenti nel modo in cui facciamo shopping. L’accelerazione dell’online significa che i viaggiatori saranno sempre più portati a comparare l’offerta in aeroporto con quella di player digitale come JD.com per esempio – prezzi e disponibilità del prodotto saranno quindi fattore chiave.
Claudia D’Arpizio, autrice dello studio Bain, ha commentato: «Mentre l’industria del lusso ha sofferto per la pausa del turismo globale, crediamo abbia la resilienza necessaria per gestire la crisi attuale. Abbiamo fiducia nella sua abilità di trasformarsi e ridefinirsi per incontrare le nuove richieste dei clienti, soprattutto quelli delle nuove generazioni». Lo stesso travel retail ha bisogno di maggiore autostima nelle proprie capacità. D’altronde, con tutto il clamore sull’arrivo del vaccino, diversi corridoi turistici sicuri potranno essere realizzati nel 2021. In questo caso, i retailer
aeroportuali dovranno essere pronti con le giuste referenze, più prodotti lusso di base e un forte messaggio sulla sostenibilità e l’ambiente.
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