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Ovs torna alle origini e mette, nero su bianco, l’intenzione di portarsi a casa il 100% di Coin.

Lo ha annunciato la società in una nota. Una lettera d’intenti, firmata dall’ad Stefano Beraldo, è stata inviata agli azionisti di Coin. Si specifica che Ovs “ha diritto di avviare e condurre in esclusiva una fase di due diligence, nel corso della quale il consiglio di amministrazione si avvarrà di consulenti esterni, con l’obiettivo di addivenire – in caso di esito soddisfacente per Ovs e di ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni – al perfezionamento dell’acquisizione entro la fine di novembre 2022”.

Beraldo figura anch’egli, a livello personale, azionista di Coin. Per questo, in Borsa, l’operazione viene considerata tra “parti correlate”.

Oggi Coin è una catena da circa 400 milioni di vendite, con una rete di 37 negozi «full format» nei principali centri cittadini italiani, oltre a 100 negozi a insegna Coincasa.

Ovs, invece, conta oltre 2mila negozi in Italia e all’estero e nel 2021 ha registrato vendite pari a 1,359 miliardi di euro.

La storia dei due marchi è intrecciata fin dalle origini, dal momento che Ovs negli anni Settanta nasceva proprio come divisione di Coin. Oggi Coin appartiene in maggioranza a un gruppo di imprenditori racchiusi sotto la società Centenary (tra cui, appunto, Beraldo), mentre Ovs, dopo l’uscita progressiva del fondo Bc Partners, è una public company quotata dove l’unico azionista con una quota rilevante è attualmente la Tip di Giovanni Tamburi.

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