Unieuro ha chiuso l’esercizio 2023/24 con un utile netto adjusted di 18,7 milioni di euro, in calo del 10,6% rispetto ai conti precedenti.
I ricavi si sono attestati a 2,63 miliardi, in calo del 6,3%, in linea con il resto del mercato e con l’andamento dei principali competitori (vedi MediaWorld).
L’Ebit adjusted è leggermente in calo, a 34,8 milioni dai 37 precedenti, a fronte della riduzione dei ricavi ma grazie a una “attenta politica di gestione dei margini e di un piano di razionalizzazione dei costi” spiega la nota della società.
Unieuro, per l’esercizio in corso, prevede ricavi sostanzialmente in linea, ma specifica che proseguirà la strategia di stretto controllo di gestione, anche per compensare l’incremento del costo del personale, derivante dal rinnovo del contratto nazionale di lavoro, sottoscritto a marzo 2024 e in vigore da aprile.
Sul fronte dei negozi, nei 12 mesi a fronte di 8 nuove aperture ci sono state 16 chiusure (7 negozi diretti e 9 affiliati) per un totale che a febbraio si attestava a 525 punti vendita.
Il 70% delle vendite avviene in-store (in calo del 6,1%), mentre l’on line, che copre il 16,5% dei ricavi, è arretrato addirittura del 13,4%.
Tra le categorie di prodotto, pesa molto la frenata di quella “brown”, che contiene le TV, scesa del 33,7%.
Come strategia per il futuro, Unieuro porrà sempre più attenzione al segmento dei “servizi”, al di là della vendita dei prodotti, che passa anche tramite lo sviluppo di Covercare, acquisita l’anno scorso per 72,5 milioni.
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