Luciano Benetton, 89 anni, ha annunciato che lascerà la carica di Presidente di Benetton Group, in vista di una perdita 2023 enorme, accusando i manager che stanno gestendo l’impresa.
Il fondatore di Benetton (in foto) ha affidato il messaggio a un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera, che la testata milanese ha titolato: “Io tradito dai manager. Mi sono accorto che i conti non quadravano, poi lo choc: buco da 100 milioni“.
Nel testo, Benetton accusa la gestione degli attuali manager, senza mai citare direttamente l’amministratore delegato Massimo Renon (ex Ferrari, Safilo, Marcolin), in carica da marzo 2020. Ma come stanno i conti?
I conti degli ultimi tre anni
Nel 2020, anno nero del Covid, Benetton Group mostrava un fatturato di 707 milioni di euro e una perdita di fine anno enorme: 281 milioni di euro. Nel 2021 i ricavi salgono a 847 milioni di euro con una perdita per 112 milioni. Nel 2022 i ricavi salgono a 1 miliardo e la perdita si riduce a 81 milioni.
Il problema inizia qui.
Il Piano 2021-2026 (approvato dal Cda l’8 giugno 2020) prevedeva il punto di pareggio a livello di risultato operativo dal 2023, “e un percorso che dal 2024 al 2026 prevede cash flow positivi crescenti con il raggiungimento di un risultato operativo oltre il 6% sul fatturato nel 2026”. Non è andata così.
Martedì 28 maggio si riunisce il cda di Benetton Group, che secondo indiscrezioni dovrà approvare un bilancio con una maxi perdita, superiore ai 200 milioni di euro, e con un risultato del tutto negativo anche a livello di margine Ebit (che nel 2022 era negativo per 44 milioni).
Scontato l’addio di Renon. La carica di presidente passa ad Alessandro Benetton, già presidente della holding di famiglia Edizione.
Passaggi controversi
La situazione di Benetton, dunque, si aggrava. Eppure l’uscita è stata piuttosto inusuale, con un amministratore delegato silurato sulla stampa, senza mai essere citato direttamente.
L’ennesima vicenda grigia che coinvolge una delle famiglie imprenditoriali più importanti d’Italia. Impossibile dimenticare la tragedia del ponte Morandi di Genova (14 agosto 2018), quando Autostrade per l’Italia era controllata da Atlantia (oggi si chiama Mundys), sempre dei Benetton. Un dramma in cui persero la vita 43 persone. Si dovette aspettare il 15 gennaio 2022 per leggere Alessandro Benetton, in una risposta sui social, scrivere “avremmo dovuto chiedere scusa per il ponte Morandi”.
Ma tra i punti oscuri ci sono anche i rapporti con gli affiliati del franchising. Sul punto, il 31 gennaio 2023 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha formalmente chiuso un procedimento contro il gruppo Benetton per abuso di dipendenza economica.
Aggiornamento: il 28 maggio, il CdA di Benetton Group ha nominato Claudio Sforza nuovo amministratore delegato al posto di Massimo Renon.
Il cda ha inoltre approvato all’unanimità il progetto di bilancio 2023, che sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea dei soci il 18 giugno.
Il fatturato del gruppo è pari a 1.098 milioni, l’ebit è in rosso di 113 milioni e la perdita netta è arrivata a 230 milioni dopo 150 milioni di svalutazioni. Il patrimonio netto è di 105 milioni. L’azionista Edizione supporterà il piano di rilancio stanziando 260 milioni nei prossimi anni dopo i 350 milioni iniettati negli ultimi esercizi.
(credits foto: Benetton Group)
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