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Nonostante le difficolta congiunturali, la frenata delle vendite fashion e il calo del potere di acquisto degli italiani, le prospettive per LPP sono promettenti. Con 2275 negozi in circa 40 mercati, il Gruppo polacco è proprietario di cinque marchi: Reserved, Mohito e Sinsay (sbarcati da poco anche in Italia), Cropp e House. Ognuno con identità e target di budget diversi. Dopo aver visto le vendite globali nella rete fissa salire al +16% per il 2023, il Gruppo punta ora al +20% per il 2024.

Fondamentale lo sviluppo in Italia, dove l’espansione prosegue con un focus sul brand Sinsay (9 negozi) e su Reserved (4 store) puntando sia su centri urbani che centri commerciali, come ci racconta Massimo Martino, Ceo di LPP Italy (nella foto), in questa intervista annunciando “molte sorprese in arrivo” e chiedendo “un po’ di pazienza. Sicuramente ne varrà la pena”.

Il 2023 è stato un anno significativo per LPP, caratterizzato da diverse aperture di negozi, tra cui il debutto di Reserved in Italia. Come valutate il 2023, anche in termini finanziari?

Nonostante il 2023 sia stato un anno difficile, per noi si è rivelato un periodo molto positivo. Abbiamo raggiunto con successo gli obiettivi fissati, di cui il più importante era sostenere la crescita e l’alta redditività di LPP, mantenendo disciplina sui costi di espansione e offrendo un’offerta moda attraente.

Qual è il vostro punto di forza?

Il nostro modello di business diversificato. La concentrazione sul segmento moda accessibile e sui retail park in Europa, la vendita di collezioni lifestyle nei centri commerciali e un forte canale online supportato dalle applicazioni mobile, hanno fornito al gruppo un alto grado di stabilità e resilienza rispetto alle condizioni commerciali volatili. Durante l’anno, abbiamo proseguito lo sviluppo intensivo della rete di vendita dei nostri 5 marchi (Reserved, Sinsay, Mohito, Cropp e House), che oggi comprende già circa 2 milioni di mq di superficie in Europa, quasi il 20% in più rispetto all’anno precedente. Ci siamo concentrati principalmente sullo sviluppo del nostro marchio più giovane, Sinsay, il cui formato si adatta perfettamente alla domanda di mercato attuale.

E questa strategia vi ha premiati…

La strategia adottata nel 2019, basata su un marchio di moda per tutta la famiglia, prodotti per la cura personale e accessori e bianceria per la casa value-for-money, sta dando i suoi frutti. Nel solo 2023 sono arrivati ben 313 negozi nuovi, di cui 241 del marchio Sinsay. Il forte interesse per la sua gamma di prodotto ha avuto un impatto significativo sui risultati del gruppo, con un livello record di ricavi superiori a 4 miliardi di euro (+9,3% YoY). In questo contesto, il nostro marchio più giovane ha accelerato del 25%. L’alta efficienza operativa e la disciplina sui costi hanno contribuito a garantire la posizione finanziaria molto sicura di oggi. Questo ha supportato il processo di sviluppo di Reserved su mercati europei più difficili come l’Italia o il Regno Unito.

Quali sono le prospettive per il 2024? Quali nuove aperture sono in arrivo in Italia?

Concentreremo una parte significativa dei nostri investimenti per lo sviluppo della superficie commerciale in Europa, compresa l’Italia. All’inizio di quest’anno abbiamo presentato il nostro terzo marchio di moda donna – Mohito (per ora disponibile al Valecenter a Marcon e al Lifestyle Center Merlata Bloom a Milano). Ma è solo l’inizio dei nostri piani.

Come si sta comportando Sinsay, il primo brand ad aprire in Italia?

Il mercato italiano ha accolto il marchio con grande entusiasmo dal 20 dicembre 2022. Per Sinsay ci sono piani ambiziosi: abbiamo aperto già 9 negozi e prevediamo di lanciarne altri 5 entro la fine dell’estate, con molti altri pianificati anche per l’autunno. Stiamo pensando a città come Caravaggio, Bari, Silvi Marina e Ragusa. Molti altri punti vendita saranno aperti entro la fine dell’anno.

Nonostante rivesta ancora un ruolo marginale, a livello di ricavi, quanto è strategico il mercato italiano per LPP?

Il mercato italiano è molto importante per LPP. L’Italia è una delle capitali mondiali della moda, nonché un polo d’innovazione nella vendita al dettaglio. Consolidare la nostra presenza in questo mercato è cruciale per il nostro piano di crescita globale. Ci stiamo concentrando sull’apertura di negozi nelle principali città, con particolare attenzione alle posizioni chiave nei centri commerciali e nelle aree ad alto traffico. Allo stesso tempo, stiamo espandendo la nostra presenza online per raggiungere un pubblico più vasto.

Recentemente avete aperto Reserved e Mohito presso il Lifestyle center Merlata Bloom Milano. Quanto è strategico per il Gruppo aprire in un centro commerciale rispetto alle vie principali?

Puntiamo a coprire sia i centri urbani che i centri commerciali. Nei centri urbani, siamo in grado di soddisfare le esigenze di una clientela diversificata, compresi i turisti, mentre nei centri commerciali vicini, miriamo a coinvolgere i clienti locali, creando un rapporto più diretto con la comunità circostante.

Ci sono altre aperture pianificate nei centri commerciali italiani? Che tipo di location cercate?

Abbiamo adottato vari formati di negozio in base al marchio che intendiamo sviluppare. Ad esempio, nei centri storici ci concentriamo sulla creazione di esperienze di shopping coinvolgenti che si adattano al contesto culturale e storico della zona. Nei centri commerciali, miriamo a raggiungere una vasta gamma di clienti locali e internazionali, offrendo una selezione diversificata di prodotti e servizi in un ambiente moderno e accessibile. Inoltre, stiamo anche rafforzando i nostri negozi online per raggiungere un pubblico ancora più ampio e diversificato. Questa parte del nostro lavoro sarà particolarmente curata. Posso assicurare che ci sono molte sorprese in arrivo per i nostri clienti. L’unica cosa che chiedo è un po’ di pazienza: ne varrà la pena.

I marchi LPP si rivolgono ai consumatori che cercano opzioni convenienti in un contesto economico incerto. Attraverso quali strategie riuscite a mantenere prezzi competitivi?

Attualmente gestiamo cinque marchi che si rivolgono a differenti gruppi di clienti con diversi budget. L’intenzione è attirare nuovi clienti, raggiungere economie di scala durante il processo di progettazione e approvvigionamento e aumentare la leva durante la negoziazione di affitti e arredi, oltre a migliorare la qualità dello spazio vendita con gli operatori dei centri commerciali. Questo ci consente di sviluppare nicchie all’interno di un determinato range di prezzo e ci aiuta a targettizzare clienti con differenti disponibilità economiche. Negli ultimi anni, abbiamo trasformato il nostro modello di business, investendo molto non solo negli spazi commerciali, ma anche nella rete logistica e nelle soluzioni tecnologiche. Molti processi logistici manuali sono stati sostituiti da soluzioni automatiche.

Rispetto ai principali concorrenti del fast fashion, come vi posizioniate e cosa vi distingue?

La maggior parte dei grandi rivenditori di moda in Europa proviene dalle zone occidentali del continente. Il che riflette un’esperienza piuttosto diversa, visibile nella moda che offrono. Quello che crediamo ci differenzi dagli altri è il cuore delle collezioni. In Reserved è principalmente costruito su anni di esperienza maturata nel mercato dell’Europa centrale e orientale. Teniamo molto in considerazione anche le condizioni meteorologiche che possono essere fattori cruciali nella progettazione di una collezione. Anziché saltare da una tendenza all’altra del mercato o giocare sul fattore sorpresa, selezioniamo quelle che portano freschezza ma consentono al marchio di restare fedele alla propria identità.

La moda veloce ha un forte impatto ambientale e sociale, e i consumatori sono diventati più consapevoli di queste questioni. LLP ha implementato iniziative ESG per contribuire a risolvere queste problematiche?

Basiamo lo sviluppo su regole sostenibili per tutti i processi aziendali, iniziando con una selezione responsabile dei materiali: monitoriamo attentamente quelli grezzi e ne introduciamo progressivamente di certificati. Miriamo anche a educare i nostri clienti e partner commerciali su come possiamo fare sforzi congiunti per prenderci cura efficacemente del pianeta.

Quanto contribuiscono le vendite online al business del gruppo?

Nel 2023 erano al 25%, anche se la percentuale varia a seconda del mercato. Quest’anno ci aspettiamo una crescita a due cifre dell’online.

di Paola Oriunno

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