Si concentrano sempre più verso l’alto le vendite retail di fascia lusso.
I cosiddetti Very Important Clients rappresentano in media il 30% dei ricavi dei marchi del settore.
Ma ancora più significativo è l’impatto sui consumi del vertice della piramide: i consumatori Beyond Luxury, con una spesa annuale personale maggiore di 50mila euro, rappresentano meno dell’1% dei clienti totali del lusso, ma in termini di spesa pesano per il 21%, più di 200 volte il consumatore medio. La loro rilevanza risulta raddoppiata rispetto a 10 anni fa.
Sono alcuni dei concetti chiave emersi dalla decima edizione dell’Altagamma Consumer and Retail Insight, in cui è stato presentato lo studio True-Luxury Global Consumer Insight di Boston Consulting Group.
“Anche in un periodo di estrema incertezza e volatilità dei mercati e di bassa fiducia dei consumatori, l’alto di gamma mostra una prospettiva di crescita pur moderata” ha affermato Matteo Lunelli, Presidente di Altagamma. “La tenuta dei consumi è sostenuta dai Top Client, che stanno spingendo le imprese ad affinare e migliorare tutta la loro offerta, dai servizi all’eccellenza delle loro creazioni. Per rispondere alle aspettative di questa clientela sempre più esigente le imprese dovranno continuare ad investire in tecnologia e nell’attrazione di talenti con nuove competenze”.
In effetti, quei clienti sono veri e propri brand ambassador per i marchi. Quindi, le strategie di vendita virano sempre più verso l’iperpersonalizzazione, l’attenta gestione dei tempi di attesa, e assumono un ruolo determinante i Client Advisor, figure per cui le imprese aumentano gli investimenti in formazione. Il 70% dei Very important client dichiara di avere uno di questi advisor di fiducia.
Per il 2024 si prevede tuttavia un periodo di normalizzazione con la previsione di uno scenario realistico di crescita del 1%-3% rispetto al 2023, con una lenta ripresa dei consumi interni in Cina e fiducia limitata dei consumatori nei mercati occidentali.
Buone notizie sul fronte immobiliare.
“Negli ultimi cinque anni i grandi gruppi del lusso principali hanno speso nel retail circa 10 miliardi, con una forte accelerazione degli investimenti negli ultimi 18 mesi”, dice Luca Solca, Senior Research Analyst, Global Luxury Goods di Bernstein. “Le strade principali hanno visto la massima concentrazione di questi investimenti: Via Montenapoleone a Milano, 5th Avenue a New York, Champs Elysees e Avenue Montaigne a Parigi, Bond Street a Londra. La topografia del retail di lusso in queste città sta cambiando. Gli investimenti dei gruppi più importanti stanno generando un effetto domino, portando chi può permetterselo ad avviarsi nella stessa direzione. Il rischio percepito è quello di vedersi esclusi dalle location più importanti, nello stesso modo in cui questo sta avvendendo nei migliori shopping malls in Cina”.
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