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Chef Express fa il suo esordio all’aeroporto di Napoli aprendo una caffetteria Lavazza Coffee Design.

Il locale, dotato di circa 30 posti a sedere, si trova al primo piano delle Partenze, prima dei controlli. Lo stile riprende quello caratteristico dei flagship Lavazza già presenti a Milano, zona Duomo, e Londra, con un mix di offerta dolce e salata, più naturalmente tante varianti del mondo caffè. 

Sale così a 15 il numero di aeroporti presidiati da Chef Express in Italia. “Arriviamo in un nodo cruciale per il traffico passeggeri, con un format internazionale che ha già riscontrato grande successo” ha commentato Cristian Biasoni, Ceo di Chef Express. “Lo scalo ha prospettive di crescita in doppia cifra, con una componente di passggeri stranieri vicina al 70%, quindi il brand si presenta come un partner perfetto”.

Lo scalo di Napoli, nel 2023, aveva registrato il record di sempre di traffico con oltre 12 milioni di passeggeri (+13,5% sul 2022). “La stagione estiva sta andando a gonfie vele anche nel 2024, in cui spicca ancora la forte vocazione internazionale” ha detto Sergio Gallorini, direttore commerciale non aviation di Gesac, a margine dell’inaugurazione del Lavazza Store. “In più, finalmente é operativo lo scalo di Salerno, che sarà fondamentale per convogliare parte del traffico che oggi affolla l’aeroporto del capoluogo”. 

L’estate di Chef Express: scali al top, autostrade in ritardo.

“Appello alle concessionarie. Riscriviamo il mercato”

Come sta andando l’estate per Chef Express? “Bene, in senso assoluto. In termini relativi, siamo intorno ai livelli del 2023, che aveva rapprsentato una stagione eccezionale. Quindi per ora siamo soddisfatti” ha aggiunto Cristian Biasoni. E tra i vari canali, che differenze si notano? “Gli aeroporti girano molto meglio delle autostrade, dove invece registriamo un andamento blando. La propensione all’acquisto del viaggiatore aeroportuale, in questo momento, ė molto più alta rispetto a quello autostradale. In questo canale si sentono ancora gli effetti dell’inflazione e dal rallentamento generale dei consumi. Quindi, la spesa food & beverage non sta crescendo proporzionalmente alla ripresa del traffico”. Positive le stazioni ferroviarie, ma sempre meno degli aeroporti.

Nella seconda parte dell’anno il mercato autostradale sarà in fermento, per effetto di circa 200 concessioni in scadenza che andranno rinnovate. Per le quali, da poco, è stato pubblicato il decreto ministeriale che regola i bandi.

“Parlando in qualità di presidente di Aigrim, sostengo che il mercato autostradale vada riscritto, perché oggi per gli operatori comporta un livello dei costi non più sostenibile, che inevitabilmente va a scaricarsi sui prezzi al consumatore. E gli effetti sono quelli appena descritti” ha aggiunto Biasoni. “La priorità per tutti dovrebbe essere quella di far crescere il mercato, quindi aumentare la spesa di chi viaggia in auto, mentre è inutile mantenere gli stessi volumi trasferendo redditività che dalle società di ristorazione si sposta sempre più a favore delle concessionarie”.

Nel mirino c’è soprattutto la struttura dei cosi. “Alcune voci, come la gestione delle pulizie o le aperture h24, ossia un servizio di pubblica utilità, sono antieconomiche per la società di ristorazione. Occorre riequilibrare il mercato. A quel punto sarà possibile anche riportare i prezzi di vendita a un livello più adeguato al contesto”.