Domino’s Pizza ha tagliato del 30% il suo obiettivo di aprire almeno 925 nuovi punti vendita nel mondo, nell’esercizio fiscale in corso.
Il colosso americano lo ha annunciato pubblicando i dati dell’ultima trimestrale, che ha comunque visto le vendite crescere del 7% poco sotto 1,1 miliardi di dollari. La previsione sulle aperture ha però indebolito il titolo.
Il piano originale di nuove aperture estere, pari ad almeno 925 negozi, viene tagliato di 275 punti vendita in meno. Ma intanto arrivano anche le chiusure.
Pochi giorni fa, era stato il principale master franchisee al mondo, Domino’s Pizza Enterprises (che ha sede in Australia), ad annunciare di aspettarsi vendite piatte per tutto l’anno e di dover operare alcune chiusure di negozi non più performanti, tra cui 80 punti vendita in Giappone e 10-20 in Francia.
Domino’s Pizza Enterprises detiene l’esclusiva di master franchisee in Australia, Nuova Zelanda, Belgio, Francia, Paesi Bassi, Giappone, Germania, Lussemburgo, Taiwan, Malesia, Singapore e Cambogia. Nel solo Giappone, fra 2020 e 2023 erano stati aperti oltre 400 pizzerie.
Dando uno sguardo ai concorrenti, il prossimo 6 agosto arriveranno i dati del secondo trimestre di Yum Brands!, che possiede Pizza Hut.
A maggio, i numeri del primo trimestre erano stati deludenti. Per Pizza Hut, si registrava un calo delle vendite a -6% nel mercato americano e -8% in quello internazionale.
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