Per Cisalfa si fa strada l’ipotesi della quotazione in Borsa, già ventilata nel 2022.
Lo scrive il quotidiano MF, secondo cui le banche Unicredit e Jp Morgan faranno da global coordinator dell’operazione.
Il processo è solo all’inizio e l’Ipo potrebbe arrivare a 2025 inoltrato. Le prime indiscrezioni parlano di un obiettivo di raccolta compreso fra 300 e 500 milioni, con un flottante minimo del 30%.
Cisalfa Group è tra le prime 10 aziende europee nella vendita e distribuzione di abbigliamento sportivo. In Germania, ha da poco acquisito i negozi Intersport e poi ha salvato dal fallimento SportScheck.
Ultimamente, in Italia sta sviluppando i negozi di grandi dimensioni Intersport Superstore. Due prime aperture sono già avvenute, in Friuli e nel Lazio. Per il 2024, è in previsione l’apertura di un ulteriore punto vendita nel Nord Italia, mentre ne arriveranno altri 4 nel 2025.
Oggi Cisalfa, fra Italia e Germania, rappresenta una rete di circa 210 negozi e nell’esercizio 2022/2023 ha chiuso il bilancio con ricavi pari a oltre 650 milioni di euro un Ebitda del 9%.
In Europa, la quotazione di un retailer multimarca di articoli sportivi sarebbe un esempio piuttosto raro. Neppure il colosso francese Decathlon ha scelto la strada della public company.
L’esempio più importante è Jd Sports, quotata a Londra, ma il colosso inglese, presente in molti Paesi del mondo, ha dimensioni non paragonabili, con un giro d’affari superiore ai 10 miliardi di sterline.
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