Legami, la cartoleria “moderna” fondata da Alberto Fassi, ha chiuso il 2023 con ricavi a 143 milioni di euro, in aumento dell’86% rispetto all’anno precedente.
L’Ebitda è a 28 milioni di euro e il risultato netto in utile per 16 milioni.
Dei ricavi, il 30% è stato generato all’estero, dove ormai Legami vanta presenze in Francia, Germania, Spagna, ma anche Emirati e Regno Unito.
Negli Stati Uniti, i prodotti Legami vengono venduti grazie a un accordo con la maxi catena di libri e cartoleria (fisica e on line), Barnes & Noble.
A contribuire allo sviluppo del brand è stato determinante l’ingresso di Dea Capital Alternativa Funds, con una quota del 42%, che in effetti al momento dell’operazione aveva anticipato la spinta sull’estero.
Per quanto riguarda l’Italia, nel giro di un anno il numero di negozi monomarca è raddoppiato passando da 35 a quelli attuali, che sfiorano i 70, compresi centri commerciali e travel. Ma se si includono i corner all’interno di negozi partner (come ad esempio le librerie Feltrinelli o Mondadori) si arriva almeno a un centinaio.