Skip to main content

Il mercato rimane piatto nei primi 8 mesi dell’anno, ma a fine 2024 dovrebbe rivedersi uno spiraglio di luce.

Secondo il Retail Barometer Confimprese-Jakala, nel periodo gennaio-agosto, i consumi hanno registrato un andamento in calo dello -0,4%. Su 8 mesi, solo 4 hanno performato sopra lo zero, ma di poco. Solo febbraio +0,7% e marzo +3,9% hanno registrato un andamento in crescita per effetto del calendario, ma non sufficiente per risollevare il dato generale. Luglio a -1,8% e agosto a +0,9% hanno avuto risultati poco soddisfacenti.

Tuttavia, grazie anche alla frenata dell’inflazione e all’arrivo dei mesi autunnali e del Natale, il 54% delle aziende stima una chiusura anno in lieve crescita.

“I primi 8 mesi dell’anno – precisa Mario Resca, presidente Confimprese – non sono confortanti e fotografano un mercato dei consumi stagnante. Basti pensare che solamente l’anno scorso il Pil italiano è tornato ai livelli che aveva prima del 2008 quando scoppiò la crisi di Lehman, ci sono voluti quindici anni per chiudere la forbice. In questo periodo è stato accumulato un ritardo di oltre 10 punti con la Spagna, 14 con la Francia e 17 con la Germania”.

Fra i canali di vendita, solo il travel segna un dato positivo: +2,1%.

L’analisi dei dati, però, restituisce un mercato profondamente variegato.

“Se la media è -0,4%, il 90% dei risultati varia però tra il +10% della insegne/settori meglio performanti e il -13% di quelle più in sofferenza” rileva Mario Maiocchi, direttore del Centro studi di Confimprese. “Per i prossimi mesi, una parte importante delle famiglie prevede ancora riduzione della spesa realizzata, soprattutto sulla ricerca di prezzi bassi e promozioni anche a costo di sacrificare la qualità dei beni acquistati. Sentiment questo che le aziende di retail dovrebbero prendere in considerazione nelle loro strategie commerciali”.

riproduzione riservata retail&food