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Kering ha ceduto il 100% di The Mall Luxury Outlets all’operatore americano Simon, per 350 milioni di euro.

The Mall, creato nel 2001, gestisce due destinazioni outlet di lusso in Italia, una a Leccio, vicino a Firenze, e l’altra a Sanremo.

Kering, che comunque manterrà alcuni dei sui brand dentro i due mall italiani, ha chiarito di aver ceduto un’attività considerata “non strategica”. Ma questo non significa che l’immobiliare non interessi più del tutto. La mossa va inserita in una strategia più ampia.

Lo scorso anno, il colosso che controlla marchi come Gucci, Saint Laurent, Bottega, aveva acquisito da Blackstone un edificio storico nel cuore del Quadrilatero della Moda a Milano, via Monte Napoleone 8, per la cifra record di 1,3 miliardi. Un’operazione che da sola ha permesso all’immobiliare retail di segnare un piccolo record a livello di scambi nel 2024.

L’immobile milanese vede oggi tra gli affittuari la pasticceria Cova (che è di LVMH) e Prada.

Ma in questi giorni, insieme alla mossa sui The Mall, Kering ha effettuato un’altra operazione ben più pesante, che ha portato in cassa oltre 800 milioni di euro. Ha parzialmente ceduto tre immobili di pregio a Parigi (tra cui l’Hotel de Nocé in place Vendome e altri due building in avenue Montaigne). I due palazzi sono stati conferiti a una joint venture, con Ardian al 60% e Kering che rimane al 40%.
“Questa transazione rientra nella strategia immobiliare selettiva di Kering, volta ad assicurare ai suoi marchi location commerciali d’eccezione a lungo termine nei quartieri del lusso più emblematici del mondo” aveva spiegato il management.

Che cosa può accadere? Kering punta a possedere solo immobili di sicuro pregio in cui sistemare i propri brand. Per ora non ci sono notizie in merito, ma i contratti d’affitto di Cova e Prada potrebbero essere risolti, per far posto a brand del gruppo.

Meno outlet, solo location esclusive. Un ruolo per Klepierre?

Rispetto ai The Mall, nonostante la rassicurazione che alcuni brand resteranno all’interno, è la spia di un progressivo abbandono del canale outlet, luoghi che oggettivamente di lussuoso hanno poco. E che oggi, visti i cambiamenti a livello mondiale, non riescono più ad assicurare quei flussi di ricavi sicuri che provenivano dal turismo cinese. Quindi si concentrano gli sforzi su location davvero esclusive.

Rispetto ai due outlet italiani, non è detto che siano in arrivo cattive notizie. Piuttosto, un riposizionamento. Simon Group è uno specialista mondiale, i due mall sono finiti in buone mani. Va anche notato che Simon controlla il 21% Klepierre, che ha molta più esperienza sulla gestione retail europea. Quindi non è da escludere il coinvolgimento della società francese, già ben presente in Italia.