Martin Brok è entrato nel consiglio di amministrazione di Poke House, in qualità di presidente.
Il manager, noto a livello internazionale in ambito foodservice e retail, arriva nel Cda di Poke House Spa come presidente non-esecutivo e va ad affiancare il fondatore Matteo Pichi, che resta Ceo, ma lascia la carica di presidente del Cda.

Martin Brok, olandese, classe 1966, mette a disposizione la sua esperienza maturata in 35 anni di carriera, in aziende come Sephora, Starbucks, Nike, Burger King e Coca-Cola. Il suo apporto va visto in chiave di un’ulteriore espansione estera del brand (foto: LinkedIn).
Un’altra nomina riguarda la posizione di Cfo (Chief financial officer).
In questa posizione, a fine 2023, era arrivato Alberto Risso, che si è fermato poco in Poke House. La sua permanenza è durata un anno scarso, visto che dalla fine del 2024 il manager risulta accasato da Prada.

Dall’inizio del 2025, il Cfo di Poke House è diventato Alessandro Cannas, manager con esperienza in ambito finance trascorsa in aziende come Triumph, Ecco Retail, Cerruti, Bomi e UPS Healthcare (foto: LinkedIn).
Il nodo finanza che pesa sul bilancio
Il bilancio e gli aspetti finanziari rimangono un nodo in casa Poke House. La crescita del brand a livello internazionale ha poggiato soprattutto su una campagna di acquisizioni di società già operanti in vari mercati. Sarà interessante vedere la pubblicazione del bilancio 2024, perché finora l’ultimo disponibile, il 2023, vede rosso.
Il bilancio 2023 registra una crescita dei ricavi limitata (da 47,4 a 49,2 milioni come valore della produzione per la capogruppo Poke House Spa), con un risultato in perdita esploso da -1 milioni del 2022 a -19 milioni di euro.
Il problema non è tanto il debito bancario, importante, ma sotto controllo. Di recente, c’è stato anche un nuovo finanziamento erogato da Ifigest (garantito da Sace) a supporto del piano 2024-2027.
La perdita è da imputare all’impatto negativo per quasi 16 milioni di euro delle controllate (6 milioni di svalutazioni e 9,8 milioni della voce “immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni”, che in sostanza si riferisce a crediti vantati verso le stesse controllate).
Si tratta delle varie Spanish Poke SLU, Poke House France, Ahi Poke Uk…Si tratta di una decina di controllate, alcune delle quali in perdita o messe a bilancio con un valore fortemente ridotto, che hanno finito per azzoppare i conti di Poke House Spa.
Da segnalare, nella relazione di bilancio, l’intenzione di uscire dal mercato francese entro l’anno finanziario 2026.
Il Cda di Poke House, a parte la presidenza di Brok, è composto oggi da Matteo Pichi, dall’altra fondatrice Vittoria Zanetti, Angelo Moratti in rappresentanza del socio MIP, Arianna Alessi in rappresentanza di Red Circle, Gianfranco Burei (Eulero Capital).