Svicom, nel 2024, ha realizzato un fatturato di 20 milioni di euro, in aumento del 17% rispetto all’anno precedente.
Il continuo allargamento delle linee di business e delle asset class (living, social housing, logistico, hospitality, oltre al retail) ha permesso di raddoppiare il numero di asset gestiti, passati da 160 a 350.
Il portafoglio è suddiviso per il 55% retail e 45% altre asset class. Il 42% al Nord, 40% al Centro e 18% Sud, mentre, rispetto al ruolo di Svicom, il 61% ricade nel property management, il 24% nell’asset services e al 15% agency.
“La diversificazione è stato un passaggio fondamentale, che oggi ci permette di essere tra i leader, gli unici a restare ancora italiani e indipendenti. Inoltre, il ritrovato interesse degli investitori verso il real estate commerciale ci fa essere ottimisti per il futuro prossimo” ha detto il presidente di Svicom, Fabio Porreca.

Centri commerciali: footfall meglio della media di mercato
Per quanto riguarda lo spaccato retail, Svicom registra nei suoi asset un footfall cresciuto nel 2024 del +3,5% (rispetto alla media Cncc del +1,6%). Lo scontrino medio sale del 10% a 27 euro (comprensivo di food e non food) e con un rialzo dei canoni del 10%.
Fra le novità, l’anno scorso sono entrati il centro Cinecittà Due di Roma, che sarà presto oggetto di riqualificazione con l’arrivo di un food village; il Castel Romano Shopping Village, mentre è arrivato l’incarico (leasing) per il Parma Promenade (ex Parma retail) e nella seconda metà dell’anno dovrebbe aprire il progetto misto WatlherPark di Bolzano, dove Svicom figura come asset e property manager (foto a sx).

“Una parte centrale della nostra efficienza deriva dai servizi ad alto contenuto tecnologico” ha spiegato il general manager di Svicom, Letizia Cantini. “Anche grazie a questi strumenti, raggiungiamo risultati come il 98% di collection rate e un costo medio di spese di gestione riportate di 58 euro/mq, contro una media di mercato che può aggirarsi sui 65 euro/mq”.
Quali direzioni seguirà l’attività di tenant mix del portafoglio retail, che annovera asset importanti come il Fiordaliso di Rozzano, il Bicocca Village a Milano e la Galleria Sordi a Roma?
“La turnazione è un’attività continua, che si adatta e cerca dove possbile di anticipare i trend” spiega Corrado di Paolo, general manager di Svicom Agency. “Senz’altro la ristorazione va verso una stabilizzazione. E in qualche caso, nei prossimi anni, andremo anche incontro a una riduzione. In questo momento va forte la domanda di spazi che hanno a che fare con il benessere della persona a 360 gradi, quindi non solo negozi, ma anche palestre e altri tipi di esperienze di questa matrice. Una tendenza che si rintraccia non solo nei centri commerciali e nei retail park, ma anche nelle zone del commercio cittadino”.