IGD ha chiuso il 2024 con un utile netto ricorrente a 35,6 milioni di euro e con il ritorno al dividendo.
Il risultato è in calo del 35,7% rispetto all’anno precedente, per effetto di maggiori oneri finanziari e della cessione di portafoglio perfezionata ad aprile 2024, ma è superiore alla guidance comunicata un anno fa.
Il Net rental income scende del 4,9% a 113,7 milioni, sempre per effetto della riduzione di portafoglio, ma a perimetro omogeneo il dato risulta in incremento del +4,6%. L’Ebitda, a 102 milioni, sale del 4,1% a perimetro costante.
Gli aspetti finanziari
Sul fronte finanziario, tre sono i punti principali. Il gruppo chiude l’anno con una perdita netta contabile pari a -30,1 milioni di euro, un risultato previsto, ma che segna il progressivo miglioramento rispetto a dicembre 2023 (- 81,7 milioni di euro).
Anche se piccolo, ritorna il dividendo come anticipato dal mangement: 0,10 euro ad azione.

E prosegue il lavoro per l’alleggerimento del debito. A febbraio è andata in porto “un’operazione monstre” l’ha definita l’amministratore delegato, Roberto Zoia, ossia la chiusura di un finanziamento da 615 milioni di euro erogato da un pool di banche (capofila Intesa Sanpaolo) che permetterà di allungare (quasi a raddoppiare) le scadenze del debito. Questa operazione non produce ancora effetti sul Bilancio 2024, ma diversamente IGD si sarebbe trovata nel 2027 con un picco di oltre mezzo miliardo da restituire.
Stabile il valore degli asset. “Il portafoglio core, ovvero iper e supermercati in Italia, anche a livello di valutazioni è rimasto fermo e fino al 31 dicembre 2024 non ci sono state decompressioni di yield. Quindi, la tenuta è frutto della gestione degli asset e dell’andamento di canoni e net rental income”, ha spiegato Zoia durante la conference call sui conti.
Per il 2025, l’utile netto ricorrente è atteso a 38 milioni, nonostante la riduzione di perimetro per effetto di una recente cessione di un asset in Romania, per circa 8 milioni.
L’aspetto finanziario è ancora complicato per IGD. Nel giorno di pubblicazione dei risultati il titolo era sceso in Borsa di oltre il 7%, per poi risollevarsi grazie alle ricoperture nei giorni successivi. Le azioni IGD sono comunque ben distanti dai minimi di aprile 2024 (quando il valore era sceso sotto 1,5 euro) e oggi Mediobanca raccomanda 2,8 euro come prezzo obiettivo.
Le novità retail

Sul fronte retail, si muovo poco il tasso di occupazione delle gallerie, al 94,67% al 31 dicembre 2024 (+0,6% sul precedente).
Al 31 dicembre 2024, gli ingressi sono risultati in incremento dell’1,6% rispetto al 2023, mentre i fatturati degli operatori fanno segnare un aumento dello 0,6% (quindi più un effetto inflazione che di crescita reale). Anche le performance di ipermercati e supermercati di proprietà del gruppo segnano +0,6%.
Rispetto ai brand, ecco alcune novità dei mesi gennaio-febbraio: Dispensa Emilia (Esp di Ravenna e Puntadiferro di Forlì): Rom’antica (centro Sarca a Milano); Acqua & sapone (Casilino di Roma); Jd sports (Esp Ravenna), Pandora (Esp Ravenna); Sole 365 (Le Porte di Napoli).
Da segnalare l’apertura del punto Plan & Order di IKEA al centro La Favorita di Mantova, che rappresenta il primo negozio Ikea di questo genere nel portafoglio di IgD.
A.L.