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L’eCommerce in Italia salirà quest’anno del 6% a valore, ma l’on line nel retail non sfonda ancora.

A fine anno, il valore degli acquisti online da parte degli italiani supererà i 62 miliardi di euro, che equivale appunto a un rialzo del 6% sul 2024. Il settore dei servizi registra una crescita del +8% (22 miliardi), mentre l’eCommerce di prodotto sale del +6% e supera i 40 miliardi di euro. Nel calderone del “prodotto” si trova praticamente di tutto: i comparti Food & Grocery e Beauty&Pharma registrano un incremento superiore alla media (con tassi di crescita di circa il 7%) mentre Abbigliamento, Informatica ed Elettronica di consumo e Arredamento e home living sono nella media, intorno a +5%/+6%.

Nel complesso, segnala l’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano, la penetrazione dell’online sul totale acquisti Retail di prodotto (online+offline) è pari all’11,2% del totale e questo segna un incremento di appena mezzo punto percentuale rispetto al 2024.

“Nel 2025 il mercato eCommerce B2c di prodotto continuerà a crescere (+2,1 miliardi di euro rispetto al 2024) anche se a ritmi più contenuti. L’eCommerce, e più in generale il Retail, si trova ora in una fase di consolidamento e i valori di mercato confermano un online un po’ meno vivace rispetto al passato” ha commentato Valentina Pontiggia, Direttrice dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano. “Questi dati non riflettono, però, il grande lavoro svolto dietro le quinte da molti merchant, i quali sono sempre più impegnati nell’ottimizzazione di processo, nell’introduzione di soluzioni tecnologiche per migliorare sia l’esperienza utente sia le attività di back-end”.

Come si comporta il consumatore

Secondo la ricerca NetRetail 2025***,  che indaga i comportamenti di acquisto digitale, gli italiani che comprano online sono 35,2 milioni nel 2025, con un aumento di 1,5 milioni rispetto allo scorso anno. In questo contesto, gli acquirenti online consultano mediamente 4 touchpoint prima di effettuare un acquisto. Di questi, due sono legati a contenuti prodotti direttamente dai brand, come i loro siti web o app (50,3%) e i loro e-commerce (44,2%). I restanti touchpoint sono invece riferiti a contenuti indipendenti, tra cui motori di ricerca (55,7%), recensioni (50%) e comparatori (40%). I social media rimangono una fonte importante di orientamento per circa un acquisto su quattro (29,8%), insieme ai punti vendita e al retail media online, mentre le notifiche push segnano un leggero calo.