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Intervista a Alfonso Festa, hr director & retail coordinator di Nuna Lie.

La prima metà del 2019 ha visto il settore dell’abbigliamento in generale, e quindi anche donna, in sofferenza in termini di consumi. Qual è stato l’andamento delle vendite di Nuna Lie in Italia e quali sono le aspettative per la seconda parte dell’anno?

L’andamento del settore abbigliamento è intimamente legato al clima. Il meteo incide fino al 20% sulle performance stagionali. Purtroppo quest’anno il caldo si è fatto desiderare e ad aprile, ma soprattutto a maggio, le vendite ne hanno risentito. Il ritardo della bella stagione si è tradotto in un ritardo del bisogno di rinnovo del guardaroba della cliente. Il buon andamento dei saldi invernali (gennaio e febbraio) e di quelli estivi (luglio) ha però bilanciato le perdite in piena stagione. Affrontiamo quindi il nuovo semestre senza malus: possiamo ancora portare risultati eccellenti
entro la fine dell’anno commerciale. I risultati sorprendenti di settembre ci fanno guardare ai prossimi mesi con ottimismo.

Guardando alla vostra rete di vendita, quanti negozi conta? quante le nuove aperture nella prima parte del 2019 e quante quelle complessive previste per l’anno in corso?

La nostra rete vendita cresce ogni anno di circa 10/15 nuovi negozi. Il 2018, tuttavia, è stato un anno speciale, dove siamo cresciuti, in termini di fatturato a parità, a doppia cifra. Questo risultato ha motivato il management a raddoppiare il piano di sviluppo territoriale per il 2019. Il business plan 2019 prevede 23 nuove aperture, di cui 15 già realizzate. A fine 2019 la nostra catena conterà un totale di 112 punti vendita distribuiti in Italia, Svizzera e Spagna.

Quali sono le principali caratteristiche del vostro format di PDV?

I nostri negozi sono concepiti come spazi ibridi tra la boutique e lo store. L’allestimento del prodotto è pensato per permettere alla cliente di muoversi in autonomia (pulizia visiva, suggerimenti di abbinamenti e total look, tutto il range taglie esposto) un po’ come succede nei grandi store del fast fashion. Allo stesso tempo però offriamo la possibilità di una consulenza professionalizzata all’acquisto: le nostre colleghe di negozio sono formate e costantemente aggiornate sulle tecniche e i trend di styling e disponibili a offrire supporto in tutto il processo di scelta e acquisto; proprio come in una boutique. Lavoriamo con metrature comprese tra i 100 e i 200 mq perché è il concept che meglio sposa questa nostra filosofia ibrida.

Presidiate sia i centri commerciali che le vie dello shopping cittadine. Quali vantaggi offrono i primi e quali caratteristiche, invece, devono avere le location urbane per essere attrattive?

Il nostro format funziona bene nei centri commerciali come nelle strade dello shopping. Processiamo tutte le possibilità che si aprono nei centri commerciali concentrandoci essenzialmente su variabili strutturali: numero visitatori annui, presidio dei competitor, metratura del punto vendita, posizione del locale, impatto sulla galleria (ingresso, vetrine), ecc. L’analisi è più attenta per i negozi in strada o centro storico perché i dati hard (passaggi, previsioni di fatturato) sono di più complessa reperibilità e meno stabili. Visitiamo tutte le piazze che ci vengono proposte purché siano cittadine con almeno 60mila abitanti o abbiano un flusso turistico rilevante. Abbiamo attualmente 11 negozi flagship (ad alto fatturato) di cui 5 su strada e 6 in centri commerciali, a conferma della versatilità del nostro concept.

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