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Prima confermato, poi posticipato: Cibus andrà in scena a settembre, sempre all’interno degli spazi della fiera di Parma. Il cambio data è stato forzato dall’evoluzione dell’emergenza Coronavirus.

Le nuove date di Cibus, scelte da Fiere di Parma e Federalimentare in ossequio alle direttive governative sul COVID-19, sono l’1-4 settembre 2020.

La scelta

La decisione, in linea con la scelta di Vinitaly nonché con il calendario fieristico internazionale, è stata valutata dal tavolo di crisi del ministero degli Affari Esteri sul Made in Italy. Scopo principiale, tutelare gli investimenti delle aziende espositrici attraverso un cambio data decisivo per garantire il medesimo flusso di visitatori e buyers esteri da sempre offerto da Cibus all’aziende agroalimentari italiane.

Le dichiarazioni

«Abbiamo fatto il possibile per non arrivare alla decisione di rinviare Cibus, ma l’incertezza e le preoccupazioni che ancora abbiamo nel nostro paese relativamente al persistere del Coronavirus ci obbliga a rinviare a settembre», ha spiegato Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare. «La situazione è precipitata negli ultimi giorni; col moltiplicarsi dei divieti di diversi Paesi a viaggiare verso e dall’Italia. Tutto ciò ha reso le condizioni di contesto troppo instabili: una situazione che avrebbe potuto danneggiare Cibus e l’investimento dei nostri espositori», ha sfortuntamente confermato Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma.

L’iniziativa

Nel frattempo, il catalogo di Cibus diventa www.mybusiness.cibus.it per mettere a disposizione dei visitatori e degli utenti professionali un motore di ricerca che aiuta a tenere traccia del network coinvolto dagli organizzatori.

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