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OVS ha chiuso il primo trimestre 2021 (al 30 aprile) con vendite a +45% e ricavi in aumento del 123,6%, a 229,6 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo del 2020.

Il risultato finale è negativo, ma il rosso si riduce con una perdita ante-imposte a -13,5 milioni rispetto a -52,4 milioni dello stesso periodo scorso.

La nota più positiva arriva dalle previsioni sui dati di maggio, quando il gruppo ha potuto contare sulla completa apertura dei punti vendita: “Le vendite sono in crescita a doppia cifra sul 2019, sostenute in particolare dai nuovi brand recentemente inseriti nell’offerta” ha spiegato l’amministratore delegato, Stefano Beraldo. Tra questi, il marchio proprietario Piombo o quello americano Gap, inserito sia in alcuni store sia nell’e-commerce.

“L’evoluzione del nostro network proseguirà con lo sviluppo dei punti vendita, che saranno a gestione diretta quando di grandi dimensioni, e gestiti da imprenditori partners quando di minori metrature” ha proseguito l’a.d. “Questi ultimi, facendo leva sui nostri diversi brand, andranno a soddisfare le esigenze delle comunità locali, zone sovente presidiate da operatori meno efficienti e caratterizzate da una minor competizione di player internazionali, rispetto alle grandi aree metropolitane”.

In precedenza, Beraldo aveva delineato un piano di crescita della rete basato su 600 nuovi negozi in un triennio, di cui 400 in Italia e 200 all’estero.

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