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Signorvino chiude il 2021 con un giro d’affari da 35 milioni di euro, 25 negozi di cui sei aperti negli ultimi 12 mesi.

Il management del marchio (gruppo Calzedonia) ha fatto il punto della situazione nel corso di un evento presso uno degli ultimi locali aperti, quello milanese di viale Pasubio. Il 2021, a livello di numeri, registra anche 1 milione di bottiglie vendute, una suddivisione dei ricavi al 45% derivante dall’enoteca e al 55% dalla ristorazione, con una crescita forte del canale e-commerce (+27% sul 2020).

“Quest’anno abbiamo svolto un lavoro importante sulla digitalizzazione, migliorando e ottimizzando il nostro eCommerce, che è stato lanciato a maggio del 2020, il servizio di O2O e stringendo una nuova partnership con Glovo, sia per la parte del food take away ma anche per la consegna a domicilio del vino” ha dichiarato Luca Pizzighella, direttore commerciale.

Importante il piano di espansione a livello retail. Il prossimo anno sono in arrivo altri 10 locali, tra cui Torino e Bologna, entrambi all’interno di centri commerciali. Dopo, più probabilmente nel 2023, arriverà anche il Sud, con Napoli. “Nel mirino, poi, c’è già l’espansione all’estero” aggiunge Federico Veronesi, general manager di Signorvino. “Si partirà dall’Est Europa, in particolare Varsavia. La nostra presenza a livello retail, con gli altri marchi del gruppo, ci pone in una posizione di vantaggio perché abbiamo già la conoscenza del territorio e del mercato”.

Tanti dettagli in più sui format e sull’espansione retail di Signorvino sul prossimo numero (Gennaio/Febbraio 2022) del mensile retail&food.

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