Skip to main content

Intervista a Enrico Rossin, co-founder e managing partner di Nails Cube

Quali sono le origini del progetto Nails Cube e come si compone la rete di vendita?

Il progetto nasce in Germania nel 2008 dall’idea di due soci che iniziano a sviluppare una rete di chioschi di quick manicure in diversi centri commerciali. Ed è proprio nel centro commerciale di Monaco di Baviera che scopro il format proponendomi come loro master franchisee per l’Italia e la Svizzera utilizzando il brand Nails Cube appunto. Nel 2013, quindi, inizia l’avventura e insieme ad altri due soci iniziamo ad aprire dei chioschi a gestione diretta. Poco dopo i due soci tedeschi si separano e a quel punto, trasformando una difficoltà in un’opportunità, diventiamo franchisor della catena, nel ruolo di esclusivisti prima e proprietari dopo del progetto. Nel 2016 parte anche il progetto franchising, che ci porta ad avere oggi una rete di sette Nails Cube: due diretti e cinque in franchising.

Qual è l’importo necessario per aprire un Nail scube? Come si struttura la partnership con il franchisee?

Quando si parla di investimento dobbiamo ragionare sempre in termini di disponibilità finanziaria sufficiente ad affrontare un’avventura imprenditoriale, che in questo caso si aggira sui 40mila euro per la singola apertura di un Nails Cube. La partnership con il franchisee viene regolamentata da un contratto di affiliazione che prevede: esclusiva territoriale, format progettuale, selezione prodotti, sistema gestionale, formazione tecnica e commerciale, assistenza operativa e marketing pre e post apertura.

Come si struttura il format?

Il Format Nails Cube presenta due varianti : il Modulo SMALL di 9 mq che prevede quattro postazioni di lavoro complete e il Modulo LARGE di 12 mq con nove postazioni di lavoro complete. Il cubo è progettato nei minimi particolari per ospitare tutto quanto è necessario per gestire al meglio l’attività delle nostre estetiste professioniste. Allo studio c’è anche un’ulteriore variante che ci consentirà a breve di ampliare gli attuali servizi offerti. Il nostro “listino dei trattamenti” è molto chiaro, semplice e lineare e copre quasi tutta la gamma dei trattamenti di manicure realizzabili in uno spazio così ottimizzato.

Come formate il personale e quali standard di servizio richiedete?

Ricerchiamo solo estetiste qualificate che ci consentono di poter gestire al meglio il rapporto con la nostra clientela, non solo dal punto di vista professionale. Abbiamo redatto insieme a loro un manuale ad hoc, sia operativo che comportamentale, che sia di aiuto e supporto all’attività di contatto con la clientela.

Chi è il vostro cliente tipo e quale lo scontrino medio?

Il nostro cliente tipo è principalmente donna, con un’età compresa tra i 25 e i 65 anni, attenta alla cura di se stessa, ma senza eccessi. Lo scontrino medio cambia significativamente da città a città. Nei nostri Nails Cube diretti supera i 30 euro.

La modalità stand alone si presta a un’installazione in diversi canali, ma quali sono le differenze in termini di approccio al contesto commerciale e alla clientela di riferimento?

Possiamo affermare che esiste un “Nails Cube Style” che contraddistingue il nostro format. La particolarità è coniugare correttamente il nostro listino dei trattamenti in funzione del canale di riferimento: le modalità di fruizione sono differenziate, il tempo a disposizione per la shopping experience è diverso, l’attitudine alla sperimentazione di nuove formule non è uguale per tutti. L’impegno è quello di creare un’area di relax il più possibile in sintonia con il contesto nel quale ci troviamo.

Beauty e cura della persona sembrano essere diventate una commodity irrinunciabile. In che direzione sta andando questo trend secondo voi?

Confermo che il beauty e la cura della persona rappresentano negli ultimi anni un’area di business in crescita e credo che questo trend non si fermerà. A mio avviso ci sono ancora tante opportunità di crescita e di differenziazione dell’offerta: la qualità dei prodotti, la professionalità degli operatori e l’attenzione al cliente saranno sempre più determinanti per decretare il successo di un brand.

N.G.

Riproduzione riservata © retail&food