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Il calore del pavimento di legno e l’uso avanzatissimo della tecnologia. La valorizzazione degli “eroi locali” e un avveniristico duty free del gigante internazionale Gebr. Heinemann. Quel gusto glocale, che ha fatto la fortuna dei rinomati ristoranti di Copenhagen, è di casa anche nell’aeroporto della capitale danese.

Lo scalo è un vero benchmark per il travel retail mondiale e chi si occupa di commercio nei luoghi di viaggio dovrebbe farci un salto. Per dieci motivi: il talento nel rendere il “sense of place”, l’equilibrio nel “brand mix”, la varietà della ristorazione, la concezione anti-stress del duty free, lo stimolo ai retailer dato dai rating dei locali nelle app per smartphone, la flessibilità dimostrata nel cambiare posizionamento a seguito della crisi, una struttura compatta ideale per i transiti, la novità del terminal low cost, lo sfruttamento ampio della tecnologia e della multicanalità, e infine i servizi, spesso gratuiti, per tutti i passeggeri.

Tutti i dettagli e le foto, nel reportage sul numero di aprile di r&f.

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