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Rimangono pur sempre cifre da re, ma nei primi novanta giorni dell’anno McDonald’s ha registrato utili in calo: addirittura inferiori alle attese.

Si attesta a 1,205 miliardi di dollari l’utile netto della prima catena di fast food al mondo nel trimestre gennaio-marzo 2014, contro i 1,270 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Non vanno meglio le cose per l’utile per azione che è sceso a 1,21 dollari rispetto a 1,26 del 2013.

Le vendite dei ristoranti aperti da almeno 13 mesi, invece, sono cresciute dello 0,5% a livello globale, ma a trainarle è soprattutto il Vecchio Continente. Negli Stati Uniti, infatti, si è verificato un calo dell’1,7%, più marcato rispetto a quanto stilato dagli analisti di Consensus Metrix che avevano previsto un ribasso del 1,4 percento.

Per quanto riguarda il fatturato, quest’ultimo è cresciuto a 6,7 miliardi di dollari, contro i 6,61 di un anno fa. Nel frattempo, Don Thompson, ceo dell’azienda, rassicura gli investitori con una previsione delle vendite di aprile “modestamente positive”.

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