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Intervista a Cinzia Asioli e Pietro Bernardelli, fondatori di Dog&Company.

Come si compone, attualmente, la rete di vendita Dog&Company e quali sono stati gli ultimi sviluppi?

La nostra catena di pet store si compone di 18 punti vendita principalmente nella provincia di Modena Parma e Reggio Emilia, e uno in franchising a Livorno. Per il proseguo abbiamo alcuni progetti di cui è prematuro parlare.

Che caratteristiche ha il format dei negozi Dog&Company? Come si è evoluto nel tempo?

Si tratta di punti vendita che vanno dai 200 ai 700 metri quadri. La scelta della dimensione dipende dalla città in cui ci andiamo a collocare, la posizione, il parcheggio, ecc. Negli anni si sono modificati i layout soprattutto in relazione all’innovazione sui prodotti offerti dalle aziende, alle richieste sempre più mirate di un pubblico consapevole ed esigente. Quindi si è dato più spazio a prodotti tecnici, per il trasporto, per il gioco, a linee dietetiche di alimenti e a tanto altro.

Quante e quali referenze sono presenti sui vostri scaffali e in che percentuale si dividono fra pet food e accessori?

Nei nostri punti vendita sono presenti oltre 10.000 referenze nei negozi più piccoli e sulle 15.000 in quelli più grandi, di cui almeno un terzo di accessori. I servizi per i pet si dimostrano un valore aggiunto per ogni punto vendita.

Quali sono quelli offerti da Dog&Company?

I servizi sono molto importanti in quanto qualificano l’offerta e la professionalità dell’operatore. Nel nostro caso organizziamo molti incontri con medici veterinari e la clientela per approfondire varie problematiche di salute del proprio pet. Incontri con professionisti sono previsti anche in ambiti come l’educazione del cane, nei rapporti e relazioni tra i pet e i padroni e/o relativamente alla convivenza con altri animali e/o bambini. Corsi informativi sull’alimentazione, sulla toeletta del cane, gatto e coniglio, meeting in campo naturalistico eco/bio con esperti sui benefici derivanti dall’utilizzo dei “fiori australiani” negli animali.

Un personale altamente preparato è l’altra chiave di successo. Come formate il vostro staff?

I corsi di formazione per lo staff sono all’ordine del giorno, tutte le settimane, il personale, a gruppetti, viene convocato in sede per frequentare lezioni su argomenti specifici: dalle caratteristiche dei prodotti che vendiamo negli store ai corsi di vendita, gestione del cliente, ecc. Nel nostro staff è presente un medico veterinario che consiglia quotidianamente e supporta il personale.

Quali sono, secondo lei, i trend emergenti in termini di pet care?

La tendenza è di aprire punti vendita con all’interno altri servizi per la clientela. Ma non tutti riscuotono un adeguato consenso e trovano ragione d’essere. Il successo di questi dipende da molti fattori come, la posizione e la dimensione del punto vendita, la località, ecc. Poi c’è l’entrata nel nostro mercato di grandi operatori che mirano esclusivamente a un business economico/finanziario, alla stregua di qualsiasi altro tipo di retail. Accanto a costoro, in una situazione diametralmente opposta, continuano ad aprire piccoli negozi, con capitali limitati e animati esclusivamente dalla passione.

In che modo si sviluppa la vostra presenza online?

L’online non è ad oggi il nostro core business, ma stiamo investendo parte delle risorse per cercare di colmare questo gap e soprattutto perché non si può non essere presenti. Ritengo tuttavia che nel nostro settore sia ancora molto importante il confronto con le persone e la professionalità si possa esprimere al meglio attraverso il contatto con il cliente per instaurare un rapporto di fiducia reciproca.ù

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