OVS ha ripreso il livello di vendite del 2019 e migliora oltre le stime lo stock di debito.
E’ quanto emerge dalla pubblicazione dei dati preliminari, relativi al bilancio 2021. La società guidata da Stefano Beraldo registra vendite nette pari a 1,36 miliardi (+34,6% sul 2020, in linea con il 2019), un livello che supera le attese degli analisti. Mentre l’ indebitamento finanziario netto, rettificato al 31 gennaio 2022, è di 198 milioni, in miglioramento rispetto sia alle previsioni sia al 31 gennaio 2021.
Nel dettaglio, il quarto trimestre si è chiuso con vendite a 380 milioni di euro, in crescita del +35% rispetto al 2020 e in linea con la situazione pre-pandemica. Emerge l’ottima performance del canale e-commerce, in crescita del 23% sul 2020 e di oltre il 100% rispetto al 2019.
“Grazie alle azioni commerciali e di prodotto attivate nel 2021, il gruppo OVS ha visto incrementare la quota di mercato con una crescita superiore a quella di tutti i maggiori player, inclusi gli specialisti online, operanti nel mercato dell’abbigliamento in Italia” è il commento dell’ad Beraldo. Che invita alla calma sull’anno in corso. “Il 2022 sarà ancora caratterizzato da incertezze sia sul fronte dell’emergenza sanitaria che sul fronte delle tensioni sui costi”.
OVS, inoltre, comunica di aver completato il closing dell’operazione sui negozi italiani di Gap, già comunicata a novembre.
Sul fronte interno, intanto, il Cda ha nominato dirigenti con “Responsabilità Strategiche” due uomini chiave del management, Antonio Margotti, che ricopre la carica di Direttore Sourcing, Operations e Sustainability, e Carmine di Virgilio, che ricopre la carica di Direttore OVS Retail Italia.
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