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Cirfood ha approvato il bilancio 2021, che ritrova il risultato positivo dopo il periodo difficile della pandemia.

La cooperativa chiude con ricavi consolidati a 475,9 milioni, +9,6% rispetto al 2020, e un risultato positivo per 5,1 milioni, che segue la chiusura in rosso dell’esercizio precedente (il primo nella storia del gruppo). La nota segnala anche il patrimonio netto tornato a superare i 137 milioni.

“Il 2021 è stato un anno complesso, a causa delle ulteriori restrizioni e conseguenze dovute alla pandemia e dell’avvio della crisi legata all’aumento dei costi energetici e delle materie prime. Nonostante questi fattori, non ci siamo fermati e, oltre a proseguire le nostre attività, abbiamo continuato a investire sull’innovazione per fronteggiare i grandi cambiamenti della nostra epoca” ha affermato Chiara Nasi, presidente di CIRFOOD.

Il gruppo è tra i leader nel settore della ristorazione collettiva e nel 2021 ha servito oltre 77 milioni di pasti. Ma è anche un player della ristorazione commerciale, tramite la controllata Cirfood Retail, creata appositamente nel 2019. I brand in portafoglio sono Antica Focacceria S. Francesco, Kalamaro Piadinaro e PoorManger.

Nei mesi scorsi, la coop aveva presentato il suo piano strategico 2022-2025, che prevede di raggiungere 850 milioni di ricavi di gruppo al 2025, di cui 680 derivanti dal ramo “collettiva”, 48 milioni dalla “commerciale” e 118 milioni dalle attività di ristorazione all’estero, più 3 milioni dal welfare.

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