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Una storia che precede l’apertura del terminal passeggeri e continua ancora oggi. Stiamo parlando del rapporto commerciale (e personale) che lega l’aeroporto di Napoli e la famiglia Della Corte, che si è aggiudicata la gestione dei punti vendita a edicola e tabaccheria dell’aerostazione partenopea. 

Presente all’interno del sito aeroportuale già durante la gestione militare dello scalo, l’attività commerciale della famiglia Della Corte si è saputa allineare e adeguare ai cambiamenti organizzativi e strategici della società di gestione dell’aeroporto; non da ultima Gesac.

L’ultimo bando

Il 2019 ha rappresentato uno spartiacque: da un lato la scadenza contrattuale che metteva a bando lo spazio occupato da Sunstore, dall’altro la nuova assegnazione con modalità diverse dal solito (sia attraverso la raccolta di manifestazioni di interesse, sia su invito) che hanno attirato anche l’interesse dei grandi gruppi del settore. Grazie all’esperienza maturata sul campo e all’affidamento a studi di professionisti del settore, però, la famiglia Della Corte è riuscita a produrre un progetto tecnico innovativo, con elementi di unicità e originalità, entrambe caratteristiche che spesso distinguono anche la città di Napoli.

Il progetto

Rendering del nuovo punto vendita Sunstore

Il concept di edicola e tabaccheria è stato differenziato per la zona airside e quella landside sulla base dell’analisi dei comportamenti e dei bisogni dei passeggeri. In landisde il target è indirizzato ad un consumatore che ha meno tempo da perdere ed è più propenso agli acquisti di impulso, da qui nasce un progetto che prevede un sistema fluido, privo di ostacoli, con un percorso che evoca il paesaggio urbano e che è suddiviso in tre piazzette tematiche (gift&souvenir, magazine&newspapers, grab&go). Nell’area airside, invece,  il concept è di tipo evocativo con atmosfere eleganti ed un ambiente rilassante che favorisce sia l’acquisto di impulso che quello programmato, dedicandosi ad un consumatore che ha maggior tempo a disposizione. Spicca, inoltre, la struttura circolare che domina lo shop in stile retrò anni 50, che riesce a trasmettere un senso di intimità e a mettere in risalto il prodotto core del format, il tabacco.

Le dichiarazioni

«La vittoria, per certi versi inattesa di un operatore locale e  storico, che però è riuscito nel tempo ad adattarsi alla grande crescita sul nostro scalo ed ai numerosi cambiamenti avvenuti a Capodichino, dimostrano che sia gli operatori (di qualsiasi dimensione) che l’aeroporto stesso, possono avere un grande influsso nella creazione del sense of place di un terminal. Grazie ad un processo di assegnazione tramite procedure ben equilibrate, con 70 punti attribuibili all’offerta tecnica e 30 a quella economica, da un lato vengono arginate strategie di overbid e dall’altro vengono stimolate e premiate le offerte tecniche migliori», ha commentato Sergio Gallorini, direttore commerciale consumer di Gesac.

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