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Inaugurato nel 2011, il parco commerciale di Settimo Torinese ha visto un nuovo taglio del nastro. Nei circa 25mila mq della Fase 2 hanno trovato posto 40 retailer, con focus su moda, casa, elettronica, sport e tempo libero. Sugli scudi la food court, con proposte fast e slow, anche gourmet. Protagonisti Settimo Sviluppo e Cushman&Wakefield

Di Andrea Penazzi

Da destination point, in grado di attrarre un bacino allargato che spazia dalla Valle D’Aosta al Canavese fino al Monferrato, oltre ovviamente alla città metropolitana di Torino, a luogo di frequentazione anche quotidiana grazie a un’offerta complementare che favorisce logiche di prossimità. Con l’inaugurazione della Fase 2, da circa 25mila mq di Gla realizzata a fronte di un investimento di 40 milioni di euro, il Settimo Cielo Retail Park di Settimo Torinese (TO) amplia non solo la propria proposta, portandola da 20 a 60 esercizi commerciali su una Gla totale di 70mila mq, ma soprattutto diversifica il proprio target di clientela, avvicinandosi alle esigenze quotidiane della comunità locale. Inclusa la community di 8-10mila persone che giornalmente gravita nel distretto commerciale, artigianale e produttivo di cui Settimo Cielo fa parte e che nel nuovo sviluppo del retail park può trovare un ampio novero di soluzioni per la pausa pranzo e il dopo lavoro.

Dal macro al micro, quindi, in una logica di commistione dei formati che vede, in questo caso, il parco commerciale avvicinarsi al modello di centro commerciale grazie a una passeggiata aperta ma protetta dagli agenti atmosferici e, soprattutto, in virtù di un brand mix che spazia dal fashion all’elettronica di consumo, passando per lo sport, il tempo libero, la casa e una ricca ristorazione. Le componenti di impulso e di experience diventano quindi protagoniste, senza trascurare il fatto che i category killer della Fase 1, Conforama (9.500 mq di Gla), Mondo Convenienza, Decathlon e Maisons du Monde su tutti, rendono il parco commerciale di proprietà di Settimo Sviluppo Spa e commercializzato e gestito da Cushman&Wakefield un punto di riferimento per la casa e lo sport, senza competitor diretti nell’area. Gli altri attori protagonisti nell’intervento
immobiliare sono Promocentro Italia, promotore e sviluppatore, e Gruppo Building,
per la progettazione e la costruzione. Back to basic, la location ricopre un ruolo fondamentale. «L’area vanta una caratteristica che difficilmente si ritrova in altri contesti commerciali: è inserita tra due autostrade, la Torino – Aosta (A5) e la Torino – Milano (A4) – ha spiegato Vincenzo Cozzi, direttore generale sviluppo di Settimo Sviluppo Spa – Non più di 2-3 anni fa siamo riusciti a realizzare uno svincolo in uscita sulla Torino – Milano, in direzione del capoluogo piemontese, all’interno del parco. Per chi arriva da Milano, invece, attraverso l’uscita Settimo Ovest entra direttamente a Settimo Cielo. Dal punto di vista della viabilità, dunque, non potremmo chiedere di meglio. Le opere di urbanizzazione hanno visto un investimento complessivo di 19 milioni di euro, finalizzati a realizzare gli svincoli autostradali e anche opere infrastrutturali quali ad esempio gli invasi per la raccolta delle acque piovane e i canali scolmatori che convogliano le acque piovane verso il Po, dovuti al fatto che il sito insiste su un’area di pericolosità idrogeologica. A questo si aggiunge l’infrastruttura a servizio del parco e ovviamente tutta quella che serve per garantire che le principali arterie siano dimensionate per supportare il carico veicolare che deriva da operazioni come questa». Parallelamente, il concept del progetto è cambiato nel corso degli anni, arrivando a una soluzione condivisa innanzitutto con gli operatori. «La prima fase nasce e consolida una seria di àncore che non si trovano in tutte tutte le strutture commerciali. Grossi category killer, quindi, che attraggono a sé bacini che vanno ben oltre la città metropolitana di Torino. Parallelamente era presente un’esigua ristorazione, seppur con player del calibro di Roadhouse e Burger King (più La Piadineria, Mishi – Mishi e Lindt, ndr) – ha proseguito Vincenzo Cozzi – Con questo nuovo progetto abbiamo completato l’offerta del parco inserendo una food court di grande rilievo con brand consolidati a livello sia nazionale sia internazionale, oltre ad aver portato marchi di riferimento nei settori abbigliamento, calzature ed elettronica di consumo. E non manca neanche il supermercato, a insegna Carrefour nella formula Market. Se nella prima parte abbiamo dunque un numero importante di grandi superfici di vendita, accompagnate dalle medie superfici, in quella inaugurata lo scorso maggio prevalgono quest’ultime insieme ai negozi di vicinato, oltre alle ristorazioni».

Il progetto

La Fase 2 di Settimo Cielo Retail Park si colloca come naturale completamento di un percorso iniziato nel 2008 e inaugurato nel 2011, con la realizzazione di building che accolgono una serie di negozi con brand leader nei rispettivi comparti. L’ampliamento, quindi, ha come idea progettuale primaria quella di dar vita a un proseguimento della passeggiata fra le attività commerciali. Dal piazzale, che ora accoglie gli edifici i cui marchi di punta sono Decathlon e Conforama, si prosegue verso le nuove costruzioni. Questo intervento è stato concepito per realizzare uno spazio a corte chiusa, una sorta di ferro di cavallo, pensato per rispondere alla tendenza nel creare una galleria commerciale en plein air piuttosto che una mall coperta. Gli edifici hanno le facciate principali rivolte verso la corte interna, che ospita anche il parcheggio delle auto (4.000 posti, la maggior parte a raso). La scelta della tipologia a corte è stata dettata dalla volontà di offrire ai negozi la medesima visibilità nei confronti degli avventori. In quest’ottica si colloca anche l’edificio centrale (con una tipologia costruttiva in cemento armato in opera, a differenza degli altri due edifici che presentano una struttura in cemento armato precompresso), baricentrico rispetto al parcheggio stesso, che è stato volutamente progettato con un’altezza inferiore e con un’alta percentuale di superficie vetrata per non precludere la visibilità dell’intero complesso. Sul piazzale della corte interna sono state create tre zone studiate per essere fruite diversamente: la prima vede un grosso spazio pedonale prospiciente il resto del retail park in cui si può sostare. La seconda è collocata allo spigolo dell’edificio a “L” ed è destinata a ospitare attività all’aperto sia estive sia invernali, quali ad esempio una pista di pattinaggio su ghiaccio o piccoli mercatini temporanei. La terza è una grossa area, coperta da una struttura metallica, in fronte all’edificio centrale, dove, attraverso l’uso di container da trasporto merci rifunzionalizzati, si è creata un’ambientazione post-industriale. Il tutto è completato da una serie di chioschi, anch’essi con superfici vetrate, che ospitano parte del servizio di somministrazione del retail park. I rimanenti esercizi di somministrazione sono collocati nell’area food court, identificata da una copertura in legno lamellare, che consente la consumazione anche all’esterno fornendo ombreggiamento e riparo dalle intemperie. Tali esercizi godono di fronti vetrati a bow-window caratterizzati da un movimento architettonico differente per ognuno. All’interno della piazzetta si trovano altri chioschi, anch’essi caratterizzati da ampie superfici vetrate, in coerenza al concetto generale di permeabilità alla vista. I parcheggi sono stati realizzati con quadrotte ospitanti il verde all’interno, ad eccezione delle corsie e dei parcheggi per le persone con disabilità. In queste aree si può trovare altresì una zona con torrette aventi funzione di ricarica elettrica per i veicoli e un’area destinata agli animali. «Il retail park, rispetto al centro commerciale, oltre a permettere dimensioni degli store più appetibili offre come vantaggio la maggiore sostenibilità dal punto di vista dei costi gestione, che viceversa impattano notevolmente – ha precisato il direttore generale sviluppo di Settimo Sviluppo Spa – Inoltre, non limitandoci a soddisfare i vincoli normativi che prevedono ad esempio il fotovoltaico, abbiamo installato dei sistemi impiantistici come il geotermico, grazie ai quali garantiamo agli operatori elevate performance proprio in termini di consumi energetici».

La galleria en plein air

«Alle porte di un Comune modello tra gli hinterland delle città italiane, inauguriamo il settimo cielo dello shopping, il parco commerciale più grande d’Italia. 62 punti vendita, 850 impiegati, 9 milioni di visitatori attesi significano pensare alla Torino-Milano come a una delle aree economiche più produttive e strategiche del Nord Italia e del Paese», ha dichiarato Piero Boffa, presidente del Gruppo Building, proprio in occasione del taglio del nastro di Fase 2. Fase che vede protagonista la nuova food court, dove convivono player di street e fast food, come KFC e BEFeD, e ristoranti con servizio al tavolo, come Rossopomodoro e Ouya Gourmet. Nuovi spazi anche per l’abbigliamento, con brand come Yamamay, PittaRosso, Clayton, Calliope e Terranova, la cosmesi, con l’apertura di un nuovo negozio Alkemy e un’area riservata a Kelemata e Pinalli, l’arredamento, con Lube Cucine e Dondi Salotti. Spiccano inoltre gli store di Ragno, Cotton & Silk, OVS, Maxi Zoo, Prenatal e Conbipel. E ancora bar, pasticceria, elettronica e anche un nuovo Carrefour Market, di circa 1.300 mq per una spesa alimentare non solo veloce, complementare alla contigua proposta di surgelati di Sapore di Mare. Spesa alimentare presidiata anche da Nat&Bio, protagonista nella prima fase di sviluppo di Settimo Cielo. «La commercializzazione, portata avanti da Cushman&Wakefield, è stata praticamente completata con oltre 7 mesi di anticipo rispetto alla data di apertura – ha puntualizzato Vincenzo Cozzi – Questo perché è stato un progetto condiviso, già nella fase preliminare, con gli operatori che sarebbero entrati. In questo modo abbiamo colto l’opportunità di adeguare il profilo planivolumetrico e la configurazione dell’edificio sulla base delle vere necessità dei retailer. L’attuale e definitiva configurazione della Fase 2, priva di barriere tra la parte preesistente e quella di nuova realizzazione, molto aperta, con una piazza che è in realtà un parcheggio a raso affacciato direttamente sui negozi, è figlia di due o tre soluzioni precedenti; figlie a loro volta dei rispettivi momenti storici».

Nella corte chiusa, spiccano negli angoli gli ancor store di Happy Casa sul lato destro e di King Sport & Style ed Euronics in quello sinistro; parallelamente, sul vertice opposto, PittaRosso e la food court, composta quest’ultima da oltre 10 insegne. Tra queste, oltre alle già citate KFC e BEFeD, si segnalano per metratura e cura dei particolari il locale Doppio Malto, su due piani con sedute sia interne che esterne e soluzioni per l’intrattenimento dei consumatori, il format messicano di Cremonini, Calavera, e l’insegna Parmamenù, formula gourmet che abbina la somministrazione alla vendita diretta delle eccellenze emiliane e che proprio a Settimo Cielo Retail Park sta testando il proprio format in un’ottica di futuro sviluppo. Tra le proposte veloci si segnalano Emozioni d’Italia (ristorante take away – fast food che offre pasta, pizza, bruschette, ecc), Capatoast, YoYogurt, Cake Lab e Alice Pizza (che ha firmato in un secondo momento). Il segmento del bar caffetteria, adatto anche per aperitivi, è presidiato da C House che si trova nella stecca centrale.

Il futuro, Fase 3 e servizi

Colonnine per la ricarica delle auto elettriche, spazi di intrattenimento per bambini e in generale per le famiglie, cliniche sanitarie e/o centri fitness, locker e ancora soluzioni per mitigare l’irraggiamento solare in determinati spazi nonché per favorire la fruibilità per le persone ipovedenti. Dopo l’apertura dell’ampliamento, lo staff di gestione e la proprietà hanno dato vita a una serie di progetti, con focus sui servizi, atti a favorire ulteriormente l’accessibilità e la permanenza nel retail park di Settimo Torinese. Tra i desiderata, anche la realizzazione di una fermata del trasporto pubblico locale, da concordare con la neo insidiata amministrazione comunale.

Ma il prossimo passo di Settimo Cielo Retail Park consiste nella terza e ultima fase di sviluppo, illustrata da Lino Guatteo, presidente di Promocentro, società di sviluppo. «Abbiamo a disposizione un’area limitrofa al parco, su cui potremo costruire circa 11mila mq di nuova Gla con destinazione in parte ludico ricreativa. A questa si potranno integrare attività commeciali affini per merceologia. Con quest’ultimo step avremo la garanzia di soddisfare qualunque richiesta, con un’offerta sostanzialmente a 360 gradi. Auspichiamo di avviare il cantiere entro il primo trimestre 2020, con una previsione di fine lavori in 12- 15 mesi».

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