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Dopo la decisione di focalizzarsi sul mondo della pizza, il Gruppo Sebeto ha deciso di vendere la catena di hamburgerie Ham Holy Burger, affidandola ai suoi fondatori.

La società italiana Gruppo Sebeto, dal 2018 controllata dal fondo OpCapita (al suo primo investimento nel mercato tricolore) e proprietaria dei network a marchio Rossopomodoro, Rossosapore e Anema&Cozze, conclude il proprio percorso di riposizionamento scorporando Ham Holy Burger dal proprio portfolio.

L’operazione

Ad aggiudicarsi Ham Holy Burger sono gli stessi fondatori di Rossopomodoro: Franco Manna e Giuseppe Montella. Una decisione che arriva dopo due anni di trattative per la cessione della catena che non hanno avuto successo. Da qui l’idea di mantenere, almeno a livello di figure manageriali, il brand all’interno del milieu imprenditoriale in cui è nato. Attivo dal 2011 a Milano, Ham Holy Burger conta dieci punti vendita in Italia (quattro a Milano tre a Roma più uno a Genova, Serravalle Scrivia e Castel Romano) e uno all’estero, in Gran Bretagna. L’obiettivo è quello di accelerare, appena ce ne sarà la possibilità, l’espansione della rete attraverso nuove aperture. Il tutto puntando sulle caratteristiche che hanno reso famoso il brand: dall’utilizzo della carne di Fassona piemontese presidio Slow Food all’approccio sostenibile, con packaging innovativi e plastic free.

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