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In un momento difficile per il trasporto aereo e il business travel retail, arriva il bilancio 2019 di Aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna Spa: ricavi consolidati pari a 125,1 milioni di euro e la scelta di non distribuire i dividendi per far fronte all’emergenza Coronavirus.

L’ultimo esercizio finanziario ha visto una crescita dei ricavi di Aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna Spa del 9,7% rispetto ai 114,1 milioni registrati nel 2018, grazie alle performance positive registrate sia nei ricavi per servizi aeronautici (diritti aeroportuali corrisposti da parte di passeggeri, compagnie aeree e operatori aeroportuali), sia nei ricavi per servizi non aeronautici.

I dettagli

Andando più in profondità nelle pieghe del bilancio, si riscontra un EBITDA a 44,9 milioni di euro, in forte crescita (+16,1%) rispetto ai 38,7 milioni del precedente esercizio. L’EBIT consolidato si è attestato a 31,1 milioni di euro, con una crescita del 23,2% rispetto ai 25,2 milioni del 2018. L’utile netto consolidato è stato pari a 20,9 milioni di euro, +16,3% rispetto al 2018. Più nel dettaglio, i ricavi per servizi aeronautici ammontano a 63,3 milioni di euro, con una crescita del 12,3% rispetto all’esercizio precedente, principalmente per via dell’aumento del traffico e dell’aggiornamento tariffario. I ricavi per servizi non aeronautici registrano invece un incremento del 7,6%, attestandosi a 44,3 milioni di euro, grazie al buon andamento di tutte le componenti della categoria. Infine, i costi di gestione nel 2019 toccano quota 80,2 milioni di euro, con un aumento, proporzionalmente inferiore all’aumento dei ricavi, del 6,4% rispetto all’esercizio precedente, per via principalmente dell’incremento dei costi per i servizi (+4,4%) e dei costi del personale (+8,5%).

Questione dividendi

Per affrontare l’emergenza sanitaria Covid-19 che ha fortemente impattato sull’andamento dell’intero settore aeroportuale, la società di gestione dello scalo bolognese ha deciso, con un atteggiamento prudenziale e in discontinuità con la prassi adottata negli ultimi anni, di destinare l’utile di esercizio della capogruppo (circa 20 milioni di euro) a riserva legale per il 5% e a riserva straordinaria per il restante 95%.

Impatto dei DPCM

La situazione attuale, stanti i vari DPCM emanati dal Governo per contrastare la diffusione del Coronavirus, vede l’Aeroporto di Bologna aperto e operativo, ma gravato da una contrazione del traffico pari al 69,9% nelle prime due settimane di marzo e del 99% nella terza e quarta settimana, dovuto alle cancellazioni effettuate via via dalle compagnie aeree e le restrizioni agli spostamenti.

Le dichiarazioni

«L’Aeroporto di Bologna archivia un 2019 molto soddisfacente sotto il profilo delle performance economiche e dello sviluppo del territorio, in continuità con i risultati degli ultimi anni. Gli occhi sono ora puntati all’enorme sfida rappresentata dall’emergenza sanitaria Covid-19. Stiamo ponendo in essere tutte le iniziative necessarie ad assicurare la continuità del servizio pubblico e la sicurezza di passeggeri e lavoratori, nell’attesa fiduciosa che questa fase senza precedenti venga superata al più presto», ha commentato Enrico Postacchini, presidente di Aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna Spa. «I dati presentati testimoniano la solidità, economica e strategica, del progetto che stiamo portando avanti, che si arricchisce della recente approvazione del Piano di Sviluppo Aeroportuale 2016-2030 a conclusione della Conferenza dei Servizi», ha aggiunto Nazareno Ventola, amministratore delegato e direttore generale di Aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna Spa.

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