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Con un tonfo del -79%, marzo 2020 rappresenta uno dei mesi più neri della storia italiana in termini di consumi. A registrarlo è il rapporto dell’Osservatorio permanente avviato da EY-Confimprese con l’obiettivo di monitorare la spesa degli italiani per abbigliamento, ristorazione e non-food.

Secondo l’Osservatorio EYConfimprese, il lockdown ha peggiorato in senso negativo una prima parte dell’anno tutto sommato stabile, portando il trimestre a chiudere con un -26%.

I dati

Analizzando un campione di 623 aree commerciali composte da centri commerciali, outlet, high street e travel, l’Osservatorio monitora circa 45 insegne per oltre 4.400 punti vendita che consolidano informazioni su 20 regioni, 111 province e 865 comuni. Da qui deriva che, a livello geografico, la Lombardia è la regione che ha registrato le perdite più pesanti nel mese di marzo (-83%), seguita da Toscana (-80,9%), Emilia-Romagna (-80,5%) e Veneto (-80%). In termini di settore merceologico, invece, il lockdown, con la conseguente chiusura totale dei negozi di commercio al dettaglio, ha penalizzato sopratutto abbigliamento e accessori (-82%), food&beverage (-78%) e non-food (-74%), categoria entro cui rientrano il retail legato alla cosmetica e alla cura della persona, quello di prodotti culturali, arredamento, ecc. Infine, considerati i canali di vendita, i trend più negativi si riscontrano nel travel retail che totalizza una perdita del -86% nel mese di marzo trascinando il trimestre a -30%. A penalizzare il comparto, la stretta sui voli dalla Cina di febbraio e il successivo stop al trasporto aereo per sostanziale mancanza di passeggeri.

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