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Ancora un calo per ristorazione, abbigliamento e non food. A dirlo è la rilevazione Confimprese-EY sui consumi nel mese di settembre 2020 rispetto allo stesse periodo dello scorso anno che registra una diminuzione del 13,5%. Un dato in peggioramento rispetto al -11,9% di agosto.

In totale, nel progressiovo anno su anno, l’Osservatorio di ConfimpreseEY attesta un -34,8% nel 2020 rispetto al 2019. Soffrono ristorazione, travel e abbigliamento. Un trend che fa presagire «una futura maggiore difficoltà del retail nell’affrontare i mesi più freddi a causa del crescere dei contagi e della loro influenza sulla propensione all’acquisto», si legge nel comunicato.

I dati

Nello specifico, le attività di ristorazione cedono il 18%, seguite dall’abbigliamento al -12% (nonostante l’effetto saldi) e dal non-food (entertainment, ottica, arredo casa e oggettistica) che regge al -6,9%. Male il comparto travel che dopo il leggero recupero estivo ha messo a segno un -55% (che diventa -62% sull’anno). A livello di canale, l’eCommerce chiude settembre a +22,7% e recupera quasi cinque punti percentuali su agosto, dovuti principalmente al ritorno in città degli italiani e a una maggiore propensione all’acquisto online rispetto al periodo vacanziero. Per quanto riguarda le Pta (Primary trade area), nel mese di settembre centri commerciali e outlet segnano rispettivamente un calo del -15,1% e del -10,3%. Sempre in sofferenza le high street delle città metropolitane (-19.7%), mentre le città di provincia e le aree periferiche delle metropoli rimangono le aree con migliori performance (-9.8% nel mese e -31.3% nel progressivo anno).

Le dichiarazioni

«Difficile fare previsioni in questo momento – ha spiegato Mario Maiocchi, direttore Centro studi retail Confimprese – I primi riscontri del mese di ottobre registrano un forte rallentamento degli ingressi e dei fatturati. L’evoluzione della pandemia fa ipotizzare un aggravamento della tendenza per il quarto e più importante trimestre dell’anno. Nel travel si rende necessario un intervento da parte dei principali operatori di stazioni e aeroporti per allentare la morsa che ha stretto il settore e sostenere il grido d’allarme dei retailer». «Pur con una crescente importanza dell’eCommerce i consumatori mantengono il desiderio di tornare a girare per negozi e divertirsi, ma vengono frenati dalle paure legate alla sicurezza dei luoghi e degli spostamenti. Timori che potranno influenzare pesantemente il percorso di ripresa nei prossimi mesi, se i contagi dovessero aumentare significativamente», ha aggiunto Paolo Lobetti Bodoni, business consulting leader Italy EY.

Geografia dei consumi

Nelle aree geografiche l’Italia si spacca nei due estremi settentrionale e meridionale: le performance migliori si registrano nell’area Nord-Ovest (Lombardia, Piemonte, Liguria e valle D’Aosta) che chiude settembre a -12,7% e nell’area Sud e Isole (Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia) a -7%. Fanno peggio, entrambe con -17%, le aree Nord-Est (Emilia-Romagna e Veneto) e Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Sardegna). Praticamente il sud Italia, benché sempre in negativo, supera di circa il 10% il Nord-est e il Centro Italia.

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