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Un nuovo consumatore nasce dal post-lockdown. Ne è certa Adyen che traccia il profilo dello shopper impattato dalla crisi coronavirus. Secondo il Retail Report della piattaforma di pagamento internazionale, il cliente si muove sempre più in un ambiente digitale, con attenzione all’economia del territorio e una maggiore coscienza sociale.

Il lockdown ha accelerato alcuni trend già in atto sulla scorta di una domanda sempre più evoluta. Secondo Adyen, per le aziende le parole d’ordine per navigare la seconda ondata diventano agilitàed esperienza multicanale.

I dati

Secondo le evidenze raccolte dal Retail Report di Adyen, il 46% degli italiani che preferiva pagare in contanti ora preferisce il contactless, il 37% dichiara che acquisterà sempre più online e il 73% si aspetta che le azienda mantengano la flessibilità mostrata durante la prima fase della pandemia. Si conferma la ripresa del localismo con due italiani su tre disposti a più acquisti presso i rivenditori di prossimità (con il 65% dei consumatori che premiano l’aspetto etico di un brand) a patto che siano integrati a livello omnicanale (il 50% di rivenditori che ha adottato soluzioni simili ha visto aumentare il flusso di transazioni).

I sistemi di pagamento

I dati relativi agli acquisti online, uniti a un’inedita propensione all’utilizzo di modalità di pagamento con carta o digital wallet, completano il ritratto di un consumatore che nel volgere di pochi mesi è diventato più propenso ad affidarsi al digitale per effettuare i propri acquisti in modo più comodo e sicuro. Non deve stupire, quindi, se ben un italiano su due prometta maggiore fedeltà ai retailer che offrano soluzioni di acquisto fluide fra online e in store; il cosiddetto phygital come: il click&collect, lo scaffale virtuale o i chioschi self-service.

Le dichiarazioni

«Si tratta di un nuovo paradigma all’insegna dell’ibridazione fra i canali di vendita, che a ben vedere si adatta molto bene alla situazione fluida di chiusure e riaperture che sta caratterizzandola curva della pandemia», ha commentato Philippe de Passorio, country manager di Adyen in Italia.E aggiunge: «In questi mesi le aziende che hanno registrato performance migliori sono state quelle capaci diunire l’universo fisico e quello digitale per creare un’esperienza senza soluzione di continuità, coerente a prescindere dal canale di vendita, e in cui si dà priorità al cliente. È quello che si intende oggi quando si parla di commercio unificato, e i nostri dati mostrano che è un fattore chiave per adattarsi al meglio a questa situazione».

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