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La crisi generata dal Covid si fa sentire, ma il mercato retail statunitense non alza bandiera bianca. Secondo un report di eMarketer, società di analisi dati del gruppo Insider Intelligence, gli USA sono riusciti a mantenere il ruolo di primo mercato retail al mondo. Con buona pace della Cina che, ad aprile, sembrava pronta al sorpasso. 

I dati di eMarketer, pubblicati a metà dicembre, parlano chiaro: grazie agli stimoli governative e alla resilienza dei consumatori americani, il commercio al dettaglio statunitense punta a chiudere il 2020 con un aumento del +0,8% a quota 5,506 trilioni di dollari. Per contro, il mercato cinese è atteso in diminuzione del -2,9% a quota 5,130 trilioni di dollari.

I dati

I dati del mercato a stelle e strisce registrati da eMarketer rappresentano un miglioramento rispetto a quanto atteso dalla stessa società in aprile. Allora, le stime per il commercio al dettaglio statunitense parlavano di un crollo del -10,5%. Così non è stato. Anzi, la ripresa dei consumi (spinti dal periodo vacanziero) ha portato a un recupero di oltre 612,2 miliardi di dollari rispetto a quanto ipotizzato (e un aumento di 41,2 miliardi di dollari rispetto al 2019). Performance che hanno assicurato al mercato USA la leadership a livello globale, battendo la concorrenza della Cina, in calo rispetto ai 5,283 miliardi di dollari fatti registrare nel 2019.

Differenze e vantaggi

«Questi risultati chiariscono le fondamentali differenze strutturali fra il mercato cinese e statunitense a livello di gestione economica», si legge nel comunicato di eMarketer. In particolare, se in Cina lo sviluppo economico gira attorno agli investimenti, le costruzioni, la manifattura, le infrastrutture, lo sviluppo immobiliare e le grandi aziende a controllo statale, negli USA è il consumatore a farla da padrona. Non è un caso che, a contribuire all’aumento del valore del mercato abbia contribuito anche il periodo di lockdown: «Per la maggior parte chiusi in casa e impossibilitati a viaggiare, fare esperienze e utilizzare altri tipi di servizi, i consumatori americani hanno dato sfogo alle proprie esigenze spostandosi massicciamente sullo shopping online», si legge nel comunicato di eMarketer.

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