Skip to main content

Il mese di dicembre fa segnare un deciso “rimbalzo” per l’elettronica, ma nel complesso del 2020 sono stati alimentari e e-commerce a difendersi meglio dall’emergenza Covid. È quanto emerge dai dati sul commercio al dettaglio dell’ultimo trimestre 2020, diffusi dall’Istat.

Rispetto al mese precedente, a dicembre crescono le vendite di beni non alimentari (+4,8% in valore, +4,5% in volume), restano stazionari gli alimentari (rispettivamente +0,1% e +0,2%). Ma su base tendenziale (cioè rispetto a dicembre 2019) i beni alimentari crescono di circa il 7% sia nella Gdo sia nelle piccole superfici, mentre i non alimentari arretrano: -16,6% nella grande distribuzione e -10,5% nei piccoli negozi. Sempre su base tendenziale, tra i non alimentari, informatica e telefonia spiccano con un +15,3%, mentre in fondo alla classifica ci sono abbigliamento e pellicceria (-23,4%) e calzature (-14,6%)

Il dato complessivo del 2020 mostra un calo del 5,4% delle vendite al dettaglio (-2,8% nella Gdo, -10,1% su piccole superfici, -13,9% fuori dai negozi), ma sempre con il segno positivo per gli alimentari, che invece crescono del 4,4% nella Gdo e del 4,1% nei negozi. I non alimentari incassano invece un -15,2% nella Gdo e -14,4% su piccole superfici.

Opposto l’andamento del commercio elettronico, che rispetto al 2019 balza del +34,6%.

“Dopo un 2020 di evidente sofferenza, la distribuzione non alimentare subisce importanti perdite di fatturato anche nelle prime settimane del 2021” ha commentato Carlo Alberto Buttarelli, Direttore Relazioni con la Filiera e Ufficio Studi di Federdistribuzione. “Oltre a una partenza sottotono dei saldi, continuano a incidere negativamente le chiusure dei centri commerciali nei fine settimana, una misura che appare sempre più incomprensibile alla luce della quasi totalità delle regioni italiane in “zona gialla” e che comporta gravi ripercussioni su molte categorie merceologiche del non alimentare. A farne le spese sono soprattutto le grandi superfici, con gli ipermercati che registrano una flessione annua del -2,7% mentre il commercio elettronico prosegue la sua corsa”.

Riproduzione riservata © retail&food