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JustEat applicherà ai suoi rider il contratto collettivo nazionale della Logistica, Trasporto, Merci e Spedizione.

Lo ha annunciato la consociata italiana del colosso del delivery, dopo aver raggiunto un accordo con i sindacati FILT CGIL, FIT-CISL e UIL Trasporti. Il nuovo accordo verrà esteso a tutti i rider attualmente attivi, circa 4.000 in tutta Italia. Tra i dettagli dell’intesa, l’applicazione di festività, straordinari, ferie, malattia, maternità/paternità e quota Tfr. La retribuzione segue le tabelle previste dal CCNL: circa 8,50 euro all’ora all’inizio, mai inferiore ai 9 euro dopo due anni di anzianità, con un premio di risultato di 0,25 euro a consegna.

Il trattamento è basato su diversi regimi orari di part time (da 10, 20 o 30 ore), in cui i turni vengono pianificati mediante un’app, dove il rider dà la sua disponibilità per la settimana successiva e Just Eat, considerando la preferenza, procede alla pianificazione della settimana lavorativa.

“Siamo soddisfatti del risultato positivo” commenta Daniele Contini, Country Manager di Just Eat in Italia, “che testimonia la comune volontà di approcciare in modo costruttivo e sostenibile un settore in crescita a vantaggio di tutti gli attori di questa industry: rider in primis ma anche ristoranti e operatori come Just Eat” .

Oggi sono già oltre 139 le città dove il modello è attivo. In Italia è stato avviato già nella città di Monza a metà di marzo, con l’inserimento dei primi 40 lavoratori. Sono previste altre 22 città italiane per un totale di oltre 4.000 rider.

Just Eat è stata assistita dall’avvocato Giampiero Falasca, dello studio legale DLA Piper

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