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Uno studio della società statunitense Expion ha mostrato come stia crescendo il grado di coinvolgimento su Facebook delle catene di ristorazione americane. Come riporta il sito di Nation’s Restaurant News, nel primo trimestre 2013 le società monitorate hanno scritto in totale 8.208 post, i quali hanno ricevuto una media di 3.429 “fan actions”, cioè la somma di “mi piace”, commenti e condivisioni. Nel trimestre precedente i post erano stati di più, 8.719, ma avevano avuto una risposta inferiore, di 3.350 azioni in media.

I 100 post con maggiore riscontro sono stati scritti da 14 brand. I più presenti sono stati Applebee’s, che ne ha collezionati 30, Starbucks con 15, Taco Bell con 13 e McDonald’s con 11.
Il post che ha fatto più parlare è stato effettuato da Subway, per una promozione, e ha totalizzato oltre 418mila azioni.

L’iper-esposizione di Applebee’s su Facebook nasconde però a guardar bene un incidente di comunicazione molto grave, che insegna molto sulla delicatezza dei social network. A gennaio la società aveva ricevuto una valanga di critiche per aver licenziato una cameriera, rea di aver postato una foto dello scontrino di un cliente che non aveva voluto pagare la mancia del 18 per cento, prevista in automatico quando più di otto persone siedono a un tavolo.

scontrino applebees

L’uomo, un pastore protestante, aveva scritto sulla ricevuta (vedi foto): “io do il 10% a Dio, perché tu prendi il 18%”? e corretto la cifra “18%” con “zero”. La cameriera aveva quindi messo la foto sulla pagina “atheism” di Reddit’s, con la frase sarcastica: “My mistake sir, I’m sure Jesus will pay for my rent and groceries.”

Dopo il licenziamento della cameriera era partito un boicottaggio degli utenti sui social network. Il post di spiegazione di Applebee’s si è rilevato un boomerang, perché ha ricevuto 19mila commenti, in maggioranza negativi, e oltre mille condivisioni.