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Mentre H&M smentisce – per il momento – l’apertura di uno store nel metaverso, volano i progetti e gli affari digitali per Nike e Adidas che acquistano parcelle di “terreni” virtuali sulle grandi piattaforme online e disegnano collezioni phygital.

Metaverso non è solo il tecno-trend del momento ma anche la prossima frontiera per connettersi con i consumatori. È il nuovo core business di Mark Zuckerberg, con il suo Meta, ma coinvolge anche grandi aziende del gaming, della moda e dell’e-commerce. A conferma di questa visione parlano i numeri: secondo l’ultima analisi di Morgan Stanley, entro il 2030 i nuovi territori digitali potrebbero generare per i grandi marchi un giro d’affari di 50 miliardi di dollari.

Il fashion retail si è affacciato nel metaverso già nel 2021 sostituendo l’interesse per l’e-commerce esploso con la pandemia con quello per le nuove tecnologie. Tante le società che stanno già usando le piattaforme virtuali di gaming per mostrare il proprio abbigliamento e ingaggiare gli utenti in modi nuovi. Tra queste, Ralph Lauren, Vans e Nike che utilizzano il gioco interattivo Roblox per proporre a decine di milioni di giocatori le loro collezioni phygital.

Per Nike non è tutto: il brand americano ha da poco poco annunciato l’acquisizione di RTFKT Studios, piattaforma di moda che si dedica alla ideazione e creazione di sneaker digitali. Una mossa che potrebbe rivelarsi vincente per l’effetto traino di altri grandi gruppi nel mondo digitale.

Anche Adidas Originals è sbarcata nei mondi virtuali su blockchain e ha da poco acquistato uno spazio nel metaverso di The Sandbox, una delle tante piattaforme online che riproducono una struttura simile al mondo reale con utenti che la popolano, terreni da acquistare e monetizzare e oggetti da acquistare e utilizzare per il proprio avatar. Allo spazio del marchio tedesco sarà abbinata anche un’esperienza di gioco immersivo e di acquisto di capi di abbigliamento validati tramite NFT (non-fungible token).

Niente metaverso, invece, per H&M. Almeno per il momento. Il flirt del brand svedese con la realtà virtuale, annunciato i primi giorni di gennaio da diverse testate, è durato pochi giorni. La notizia dell’accordo con la piattaforma Ceek per l’apertura di uno store virtuale è stata ridimensionata da Ceek con questo tweet: “Ciao Ceekers, il negozio H&M nel metaverso Ceek era solo un concetto che è stato presentato a H&M e non ancora un vero negozio virtuale. Stiamo discutendo con H&M per renderlo una realtà, ma per ora non è ancora reale”.

La voce dell’accordo è stata smentita anche dal portavoce del colosso del fast fashion svedese: “Confermiamo che in questo momento H&M non sta aprendo un negozio nel metaverso. Inoltre, non stiamo collaborando con Ceek”. Era solo un concetto, un progetto. Intanto, H&M ci pensa.

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