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Anche il periodo natalizio, come presenze nei centri commerciali, non ha regalato l’atteso rimbalzo.

È quanto emerge dall’elaborazione di Microlog, relativa alle affluenze negli shopping center italiani. A dicembre, il dato è in rialzo del 26,6% sul 2020, ma ancora inferiore del 22,2% rispetto al 2019. Nel complesso, l’intero 2021 fa segnare una flessione del 25,5% sui livelli pre-pandemia.

“Nemmeno lo shopping natalizio ha dato quella spinta che ci si aspettava” commentano da Microlog. A livello regionale, per il mese di dicembre, spicca in positivo il dato dell’Emilia-Romagna, che lascia solo un -15,4% sul 2019. Nella media la Lombardia (-22,3%), il Piemonte (-20,1%), accentuato il calo del Veneto (-29,6%) e maglia nera per l’Abruzzo, -30%.

Qualche operatore, però, fa notare che il dato del footfall non necessariamente coincide con quello dei ricavi, perché durante la pandemia è senz’altro calato il numero di persone che frequentano i centri commerciali per la “passeggiata”, ma per lo più si tratta di un pubblico diretto verso gli acquisti. Sarà interessante vedere quindi le statistiche di questo dato.

Saldi, partenza ok

Di contro, iniziano ad arrivare buone riscontri sul fronte “saldi”, in particolar modo dal segmento degli outlet. Da The Style Outlets (Vicolungo e Castel Guelfo) fanno sapere che sono “positivi i primi dati di vendite, in linea con l’andamento dei saldi pre-pandemia. A fianco delle spese per l’abbigliamento e i capi sportivi, che si confermano in cima alle liste degli acquisti,spiccano anche le spese per la casa e per il food”. Complice il caldo fuori stagione, che rende accessibili i dehor, buoni risultati anche per la ristorazione.

“Dati sopra le aspettative” nella prima settimana di saldi è anche la sensazione che proviene dai cinque centri italiani di McArthurGlen.

Da due importanti outlet gestiti da Arcus Real Estate, Torino Outlet Village e Sicilia Outlet Village, fanno sapere che nel primo weekend di saldi è si è assistito a una “ripresa considerevole degli acquisti fra tutte le categorie merceologiche. Abbiamo registrato un incremento importante di clienti rispetto all’ultima parte dell’anno e del periodo Natalizio, in forte recupero e sostanziale parità rispetto all’inizio del periodo dei saldi di fine 2019 – inizio 2020, anno record come partenza saldi. Come per il 2021, si conferma un’importante crescita dello scontrino medio”.

Tolto lo spaccato outlet, però, nel complesso delle imprese non tira una buona aria. “Gli ultimi dati Istat, sull’inflazione a dicembre, certificano la gelata dei consumi. E nei saldi, l’incremento medio dello scontrino è pari a zero” è allarme di Mario Resca, presidente di Confimprese.

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