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Ovs chiude il bilancio 2021 con vendite nette a 1,35 miliardi di euro, +33,4% rispetto al 2020 e in linea con la performance pre pandemia del 2019.

Sul fronte dei margini, l’Ebitda rettificato è di 147,2 milioni (+74 milioni rispetto al 2020) e ora il margine lordo si attesta al 10,8% (7,2% nel 2020), “grazie al miglioramento significativo delle vendite, alla riduzione dei mark-down e alle azioni sul versante dei costi” spiega la nota della società.

Ovs dichiara una quota di mercato del 9,3%. Le vendite dei negozi diretti sono aumentate del 34,2%, quelle della rete in franchising del 28,3% e quelle dell’e-commerce e market-place del 44,0%.. Il marchio Ovs ha realizzato ricavi per 1,05 miliardi (+29,3%), Upim per 294,4 milioni (+45,1%).

“Abbiamo aperto negozi di piccole dimensioni, prevalentemente in franchising (oltre il 70%), in un contesto che, anche a causa di una minore mobilità dei consumatori, premia i negozi di prossimità” commenta l’amministratore delegato, Stefano Beraldo. “E siamo intervenuti su molti negozi esistenti, con un restyling ispirato all’attenzione verso l’ambiente”.

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