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Game over per Camaïeu: a due anni dall’acquisizione e a meno di due mesi dal collocamento in amministrazione controllata, mercoledì 28 settembre il marchio francese di prêt-à-porter è stato messo in liquidazione.

I 508 negozi del brand chiuderanno e i 2.600 dipendenti saranno licenziati entro la fine di ottobre. Tutti gli asset (il marchio, la rete di negozi, le scort, il sito logistico) saranno messi in vendita.

Sono risultati vani, quindi, i tentativi di Hermione People & Brands (proprietaria di Camaïeu e di altre insegne come Go Sport, gap France, La Grand Récré) di tenere in vita la catena. HPB aveva chiesto allo Stato un sostegno finanziario urgente di 48 milioni di euro su un totale necessario stimato in 80 milioni di euro. Ma il tribunale non ha recepito la richiesta e ha preferito mettere in liquidazione il marchio.

Nel corso della gara indetta durante l’estate dai curatori fallimentari, erano state presentate due intenzioni di acquisizione globale da parte dei fondi Hilco Capital e Gordon Brothers, che hanno successivamente ritirato la loro offerta.

Nato nel 1984, Camaïeu è stato creato a Roubaix da Jean-Pierre Torck, Eric Vandendriessche, Jean Duforest e Dominique Debruyne (ex Mulliez). Il brand è arrivato a contare fino a 1.000 negozi nel mondo, per 1 miliardo di euro di fatturato dichiarato nel 2015.

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