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Seconda trimestrale di sofferenza per Yum! Brands: il re del multibranding, in particolare, sta pagando a caro prezzo l’onda lunga dello scandalo degli antibiotici che ha interessato la rete commerciale cinese di KFC.

Al 31 di giugno, le vendite della divisione China segnavano un -12%, tali da portare il saldo complessivo ad un -8%, per un totale di 2,9 miliardi di dollari, pur a fronte di una progressione nel mercato domestico (+2%) e in quello internazionale (+6%).

Ancora più implacabile il responso del primo mercato asiatico se la comparazione si fa like for like, con un tracollo pari al 20%; ciò non impedirà a KFC e Pizza Hut di aprire altre 700 vetrine nell’arco dell’anno all’ombra della Grande Muraglia e di tornare a galla col 2014. Nel mentre la tappa trimestrale ha già rappresentato un ulteriore momento di crescita della rete commerciale globale, con 315 tagli nastro complessivi, il 76% dei quali in mercati emergenti.

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