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La fase 2 di Burger King inzia dalla riapertura di oltre 220 ristoranti in Italia. E per riallacciare i contatti con i propri clienti punta su umorismo e simpatia grazie al lancio del Social Distancing Whopper (panino con tre strati di cipolla), oltre a numerosi servizi e accorgimenti per garantire un ritorno in store in tutta sicurezza.

Dopo aver predisposto le condizioni necessarie alla riapertura, il 18 maggio si sono riaperte le porte di quasi la totalità dei punti vendita Burger King chiusi all’indomani del lockdown.

Le novità

Le misure di sicurezza hanno immancabilmente modificato la customer experience di Burger King. All’entrata il cliente troverà un vero e proprio check-point, con un addetto alla misurazione della temperatura con termometro a infrarossi e alla verifica del corretto utilizzo dei DPI. Successivamente, il cliente potrà sanificarsi le mani, indossare i guanti e, seguendo un percorso guidato, raggiungere i kiosk digitali per fare il suo ordine e pagare anche in modalità contactless. L’ordine verrà comunicato telematicamente in cucina dove verrà prodotto e consegnato al cliente in un sacchetto chiuso con safety sticker attraverso un ulteriore pannello di plexiglass. «Abbiamo messo in atto tutte le procedure necessarie per poter riavviare la nostra catena di ristoranti e riaccogliere i clienti in tutta sicurezza. In sala abbiamo ridotto e predisposto i tavoli adibiti alla consumazione distinguendoli da quelli che non possono essere utilizzati in modo da poter garantire le corrette distanze fra i clienti. Oltre a questo, siamo pronti ad aggiungere sui tavoli ulteriori plexiglass ove se ne verificherà la necessità», ha spiegato Andrea Valota, amministratore delegato Burger King Restaurants Italia.

L’app

Cogliendo l’ondata di digitalizzazione sprigionata dal forzato lockdown in casa, Burger King ha deciso di sviluppare un’app proprietaria attraverso cui raggiungere e rimanere in contatto con i propri clienti. Disponibile da quest’estate, l’app consentirà agli avventori di riservare un posto a sedere direttamente via smartphone, così da assicurarsi un’esperienze in store in tutta tranquillità (e saltare l’eventuale fila). Tramite la stessa app, inoltre, sarà abilitato il servizio d’asporto e la possibilità di pagamento. Questa evoluzione si inserisce all’interno del solco tecnologico già tracciato da Burger King negli ultimi tre anni in cui, attraverso forti investimenti, ha introdotto i kiosk digitali e la corsia drive (114 quelle attive); due metodi di consumo che oggi intercettano le necessità di un’esperienza d’acquisto sempre più contacless.

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