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EssilorLuxottica avrebbe dato mandato a due banche d’affari per avviare la cessione di 351 GrandVision, decisivi per concludere l’acquisto del gruppo e rispettare l’Antitrust europeo.

Secondo fonti di stampa, per riuscire nel defintivo acquisto di GrandVision, entro il 1 settembre il colosso di Leonardo Del Vecchio deve disfarsi di 351 store, di cui 172 in Italia, 142 in Olanda e 35 in Belgio. L’incarico sarebbe stato dato a Lazard e Mediobanca.

I punti vendita che Essilor-Luxottica è obbligata a cedere, tra cui 102 negozia della sua catena VistaSi, prima della pandemia avevano un fatturato di 160 milioni e potrebbero ricevere una valutazione tra 280 e 300 milioni di euro. Va ricordato, comunque, che per concludere l’operazione occorre anche l’ok dell’Antitrust turco, che sembra scontato, e l’esito di un arbitrato internazionale in corso tra EssiLux e GrandVision, atteso per i primi di luglio. I

I vertici di GrandVision hanno confermato ufficialmente di lavorare per portare a termine la cessione. In ballo c’è la valutazione della società, una variabile che dipenderà sia da quanto decideranno i giudici dell’arbitrato, sia in base ai risultati del primo semestre, che verranno diffusi a inizio agosto.

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